Pandemia, musica e ricerca al centro della terza giornata della Maker Faire

Pandemia, musica e ricerca al centro della terza giornata della Maker Faire

12. 12. 2020 Off Di admin

AGI – Nel terzo giorno della Maker Faire non si è arrestato il viaggio tra gli stand virtuali della manifestazione e tra i laboratori a cui il ‘main channel’ ha dato ampio spazio e visibilità. Ma oltre a tutto ciò si è riflettuto molto, e a lungo, sugli effetti della pandemia di coronavirus sulla nostra società.

Il Covid, infatti, pur avendo avuto catastrofiche conseguenze per la nostra economia è diventato una sfida per gli inventori di oggi che hanno iniziato a pensare a soluzioni per alleviare, aiutare, superare questo periodo assai complicato. I fablab e i makers italiani, che hanno dato una grande ed efficace risposta ai problemi generati da virus, lo hanno chiamato ‘Viral Design’, ovvero “un approccio che ha come obiettivo quello di diffondersi rapidamente, sia globalmente che capillarmente, per raggiungere tutte le persone che potrebbero beneficiarne“. 

ll Viral Design ha una serie di caratteristiche che lo rendono efficace a dare risposte a situazioni in rapida evoluzione perché diverge da una singola soluzione ne genera molte, si diffonde facilmente tra network e piattaforme ed è aperto, collaborativo e collettivo. 

Ricerca e sostenibilità

Il ruolo della ricerca, l’importanza dell’economia circolare, la lotta alla pandemia sono stati invece i temi affrontati nel talk “Scienza e tecnologia al servizio del cittadino” con Luisa Lavagnini, Responsabile Research and Technological Innovation di Eni e Luigi Gabriele, presidente del consumerismo No Profit, moderati dal direttore di Rinnovabili.it, Mauro Spagnolo.

Alcuni numeri, illustrati dalla dottoressa Lavagnini, raccontano bene l’impegno dell’azienda nell’ambito dell’innovazione: “Sono 7 i centri di ricerca di proprietà di Eni sul territorio italiano e più di 1500 le persone che vi sono impiegate. Ma sono anche 70 le università e centri di ricerca, nazionali e internazionali, da Enea al Cnr fino al Mit di Boston, con cui collaboriamo”. Luoghi dove si costruisce il futuro e si opera, per davvero, il cambiamento con la transizione energetica e l’economia circolare a rappresentarne due pilastri fondamentali. 

La musica dei makers

Pedali innovativi per chitarre elettriche, strumenti stampati in 3D o intelligenze artificiali al servizio di musicisti e compositori. L’universo delle note ha sempre affascinato chi crea. Alla Maker Faire non sono mai mancati i concerti, i robot strimpellanti, i progetti che ruotano intorno a questo mondo.

E tra gli ospiti d’onore di questa giornata c’è anche Samuel, leader dei Subsonica, che con Gianluca Marziani e Andrea Colamedici, ha provato a rispondere a una semplice domanda: “È ancora possibile ricercare il senso della vita, dell’universo e di tutto quanto nella musica? Se sì, come?”. L’incontro è inserito all’interno della serie ‘Pop Up’ che per tutta la durata della manifestazione ha riflettuto su queste questioni.

Ma i visitatori hanno anche incontrato IMMERSIVE A-MINT, un esperienza audiovisiva immersiva basata sull’intelligenza artificiale A-MINT. Un progetto ricco di fascino presentato dai professori di RomaTre Francesco Riganti Fulginei e Antonino Laudani, in collaborazione con l’artista Alex Braga e il programmatore Massimo Nicolardi.

Crafting Sounds invece è stato “un breve, affascinante viaggio nella musica elettronica e nel sound design”. Un’esperienza originale dove, in un collegamento immaginario con lo Studio d’Essai della Radiodiffusion-Télévision Française dove sul finire anni ’40 Pierre Schaeffer inventò la musica concreta, “sono stati utilizzati computer al posto di nastri magnetici e i suoni del Quasar Lab come materia prima per costruire un paesaggio sonoro popolato di stampanti 3D, frese, termoformatrici e molto altro. Macchine nate per plasmare creativamente la materia che qui diventerà materia sonora. Un piccolo divertimento sonoro per dar voce all’innovazione che le nuove generazioni di designer porteranno nel mondo”.

Ultimo asterisco alla giornata, ma non certo banale, la possibilità per le persone di eseguire “il loro freestyle” davanti agli insegnamenti e all’attenzione di due mostri sacri del rap come Clementino e Ensi. È stato difficile, per molti giovani, resistere al fascino della Rap Roulette.

Sport & Salute

Un altro momento importante della giornata è stato il dialogo tra il giornalista della Rai, Enrico Varriale, e Vito Cozzoli, amministratore delegato di Sport & Salute che ha presentato WeSportUp, il primo acceleratore di start-up e Pmi innovative focalizzato negli ambiti di Sport e salute. Un centro d’eccellenza che può rappresentare un vero hub per sviluppare tecnologie e soluzioni volte al benessere delle persone. 

Il programma, in tre anni, coinvolgerà circa 30 fra startup e Pmi innovative e contribuirà a fornire supporto finanziario, insieme a investitori terzi, alle realtà meritevoli. Intenso anche il ricordo di Paolo Rossi, campione del mondo 1982, scomparso qualche giorno fa dopo una grave malattia. “Sicuramente troveremo il modo per ricordarlo come merita”, ha ricordato Cozzoli.

Lercio time

Ridere e ancora ridere. In questo periodo è importante affrontare le difficoltà con il sorriso tra le labbra. La Maker Faire si è affidata al progetto più dissacrante del web, quel Lercio.it che con titoli satirici, articoli così inverosimili da sembrare veri, allieta le giornate degli italiani.

In un venerdì sera dicembrino sono andati in onda i 20 minuti più ‘disturbanti’, nel concetto più ironico e positivo possibile, volti a prenderre in giro l’innovazione e le sue mille sfaccettature. Il modo migliore per chiudere la giornata.

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