Anche Starbucks sospende tutte le pubblicità sui social network 

Anche Starbucks sospende tutte le pubblicità sui social network 

28. 06. 2020 Off Di admin

Anche Starbucks ferma la pubblicità sui social media. La catena di caffè statunitense si prende una pausa da “tutte le piattaforme social” e annuncia di avere avviato discussioni interne, con i media partner e le organizzazioni per i diritti civili per fermare la diffusione del discorso d’odio sulle piattaforme.

Starbucks è solo l’ultimo grande inserzionista a decidere per lo stop ai post in evidenza. La stessa decisione nei giorni scorsi è stata presa, tra gli altri, da Coca Cola, Unilever e il colosso degli alcolici Diageo. L’azienda precisa che comunque continuerà a pubblicare sui social, ma eviterà ogni promozione.

“Crediamo nella necessità di tenere unite le comunità, sia online che nel mondo reale, e siamo contrari agli hate speech”, ha detto l’azienda in un comunicato diffuso domenica e anticipato da Cnbc.

“Crediamo che si debba fare di più per creare comunità online inclusive, e crediamo che sia i leader aziendali che i responsabili politici debbano muoversi all’unisono per un cambiamento reale”. Un portavoce di Starbucks, ha detto che questa pausa sui social media non includerà YouTube, che è di proprietà di Google. 

La ritirata degli inserzionisti intanto ha fatto perdere a Mark Zuckerberg il podio dei paperoni. Secondo l’indice Bloomberg il fondatore di Facebook è diventato più povero di 7,2 miliardi di dollari dopo che nella sola giornata di venerdì Facebook ha bruciato 56 miliardi di dollari al Nasdaq, spingendo il patrimonio personale di Zuckerberg a 82,3 miliardi, superato dal patron di Louis Vouitton Bernard Anrnault, che sale sul podio insieme a Jeff Bezos e Bill Gates. 
 

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