Bce: la ripresa in Eurozona nel terzo trimestre, ma resta incertezza

Bce: la ripresa in Eurozona nel terzo trimestre, ma resta incertezza

20. 08. 2020 Off Di admin

AGI – L’attività dell’area dell’euro dovrebbe riprendersi nel terzo trimestre poiché le misure di contenimento sono state ulteriormente allentate, supportate da condizioni di finanziamento favorevoli, un orientamento fiscale espansivo e una ripresa dell’attività globale, sebbene l’incertezza sulla velocità e l’entità complessive della ripresa restino elevate”. E’ quanto emerge dalle minute della Bce, secondo cui “L’economia globale sta mostrando segni di ripresa dopo un brusco calo nel secondo trimestre del 2020”. Ma resta incertezza.

“Sia nelle economie di mercato avanzate che in quelle emergenti – si legge nelle minute – le condizioni finanziarie si stanno avvicinando ai livelli pre-pandemici a un ritmo lento ma costante, come dimostrato anche dalla forte ripresa dei mercati azionari globali. Nei mercati delle obbligazioni sovrane dell’area dell’euro, le condizioni di finanziamento pre-pandemiche erano state in generale ripristinate. Anche le misure di mercato delle aspettative di inflazione si erano ulteriormente riprese, sebbene da livelli molto bassi, ei premi per il rischio sui finanziamenti a breve termine sia per le banche che per le imprese avevano continuato a diminuire”.

Tuttavia “l’ottimismo nei mercati finanziari e’ andato di pari passo con l’aumento dei casi di coronavirus (COVID-19) negli Stati Uniti e in molte economie di mercato emergenti, sollevando i timori di una più ampia ricaduta nel contenere la diffusione del virus. Questa divergenza tra l’evoluzione della pandemia e gli sviluppi nei mercati finanziari, insieme all’elevata incertezza circa la forma e il ritmo definitivi della ripresa economica e la recrudescenza delle tensioni commerciali globali, ha sollevato interrogativi riguardo alla solidità e resilienza dell’attuale sentiment degli investitori”.

L’attuale orientamento di politica monetaria è stato ritenuto adeguato e una ricalibrazione non è stata ritenuta necessaria nell’attuale congiuntura”. Si legge nell minute  in cui si evidenzia che “i membri concordano sul fatto che un orientamento di politica monetaria estremamente accomodante continua a essere appropriato in considerazione delle deboli prospettive a medio termine per la stabilita’ dei prezzi, caratterizzate da aspettative di inflazione vicine ai minimi storici e un significativo rallentamento economico. E’ stato sottolineato che la politica monetaria del Consiglio direttivo era stata efficace nell’alleviare le condizioni finanziarie dai livelli piu’ rigidi visti in seguito allo shock del coronavirus e che parte dello stimolo doveva ancora essere trasmesso all’economia reale nei prossimi mesi”. 

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