“Bene la stretta sul contante, il governo può contribuire a cambio culturale”

“Bene la stretta sul contante, il governo può contribuire a cambio culturale”

17. 10. 2019 Off Di admin

Il piano cashless per aumentare i pagamenti elettronici e quindi ‘tracciabili’ annunciato nella Legge di Bilancio e nel collegato Dl Fisco approvati dal Cdm ‘salvo intese’, rappresenta “un primo passo verso un percorso virtuoso di contrasto dell’evasione fiscale e rilancio dell’economia”. Ne è convinto Maurizio Pimpinella, presidente dell’Associazione prestatori servizi di pagamento (Apsp), che intervistato dall’AGI, mette però in evidenza come “per quanto importanti ed efficaci, le proposte del Governo possono avere un effetto positivo soprattutto se accompagnate da una serie di misure più ampie in grado di soddisfare esercenti, contribuenti e rilanciare i consumi”.

E da un cambio di mentalità, un nuovo spirito civico perché “l’evasione fiscale è un fatto culturale”. Nel dettaglio, sul tetto al contante (che cala da 3.000 a 2.000 euro nel 2020 e 2021, poi scenderà a 1.000 euro negli anni successivi) Pimpinella osserva che “non è una questione di limiti” ma perché “il legame tra italiani e contante non dipende solo dalla mancanza di incentivi realmente premianti ma anche da ragioni culturali che vanno affrontate anche con l’informazione”.

La propensione all’uso del contante, osserva, “è spesso legata a una maggiore gelosia della propria privacy o ad abitudini dure a morire, anche se i dati più recenti mostrano segnali incoraggianti. Quello che dobbiamo fare, quindi, è intervenire su questo genere di mentalità attraverso informazione e formazione”. E insiste: “Per incentivare i pagamenti elettronici la prima cosa da fare è sempre puntare sull’educazione finanziaria”.

Tornando al tema della lotta all’evasione fiscale, ragiona il presidente Apsp, “dovendo affidarci alle esperienze di successo degli agli altri Paesi europei che hanno adottato la lotteria (come Portogallo, Malta e Slovacchia) ci potremmo aspettare un aumento degli scontrini emessi. Se poi questi in Italia dovessero arrivare ai livelli del Portogallo, che ha raggiunto un incremento del 51%, è difficile da prevedere.

Una simile operazione – spiega – ha maggiore efficacia solo nel lungo periodo. Dovrebbe, quindi, essere rinnovata anno dopo anno, anche per sfruttare i quasi 5 milioni di euro che saranno spesi per mettere in piedi la piattaforma tecnologica per la lotteria”. Per Pimpinella resta comunque il fatto che l’evasione fiscale “è un fatto culturale. è evidente – afferma – che se parliamo da decenni di evasione fiscale come di una delle peggiori piaghe italiane il problema è fortemente radicato nella nostra società.

Avremmo, quindi, bisogno di un mix di premi, sanzioni realmente applicabili e un nuovo spirito civico”. In questo contesto, conclude, “i pagamenti elettronici sono sicuramente un aiuto ma non si può chiedere loro di essere la soluzione a ogni problema: imprese, istituzioni e cittadini devono lavorare di concerto affinché si trovi una soluzione drastica ma condivisa, e la nostra Associazione è disposta a partecipare a questo dibattito anche per la successiva fase parlamentare”.

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