Conte: “Dalla parte dei libici se vogliono la democrazia”

Conte: “Dalla parte dei libici se vogliono la democrazia”

13. 01. 2020 Off Di admin

“Rivolgo un appello a tutti i libici. Con i loro comportamenti decidono il loro futuro: se vogliono aprirsi alla piena vita democratica troveranno nell’Italia un percorso alleato. L’Italia non mira ad ingerenze o a interferenze”. Lo ha detto il premier italiano Conte, parlando della situazione libica, dopo l’incontro con il presidente turco, Erdogan ad Ankara. Poi ha aggiunto: “L’iniziativa turco-russa auspico che possa dare un tregua definitiva. Dobbiamo lavorare tutti per questo obiettivo comune. Serve un dialogo duraturo”.

“L’Italia – ha aggiunto – ha sempre assunto una posizione molto chiara e questo ci dà credibilità. Faccio appello ai libici perché ogni loro comportamento decide il loro futuro, quindi devono scegliere quale futuro vogliono: se uno democratico troveranno nell’Italia sempre un alleato”. 

“Non è pensabile che io abbia voluto far incontrare il generale Haftar e Al Sarraj. Voliamo alto. L’Italia non può non recitare una parte. Non vogliamo ipotecare futuro per un bieco interesse ma indirizzare il popolo libico verso l’autonomia. Lavorare per l’interesse del popolo libico”, ha continuato Conte. “L’Italia non vuole un ruolo primario” ma “far avviare la Libia verso una pace duratura e le elezioni. Servono vari step”.

E in Libia il percorso deve essere condotto sotto egida Onu. “Delle modalità concrete per assicurare che il cessate il fuoco sia permanente ne discuteremo a Berlino. Tra le opzioni sul tavolo c’è un gruppo di interposizione ma lo scopriremo a Berlino”, ha aggiunto il premier. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche il premier turco: “La presenza Onu può essere opportuna” in qualità di “osservatori”, ha detto Erdogan. “Faremo in modo che il processo” verso la pace “sia più duraturo. Dobbiamo mettere un punto definitivo perché si arrivi alla pace”, ha aggiunto.

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