Credito d’imposta, il governo cancella la cessione

Credito d’imposta, il governo cancella la cessione

16. 02. 2023 Off Di admin

AGI – Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge con misure urgenti in materia di cessione di crediti d’imposta relativi agli incentivi fiscali. Non sarà più possibile effettuare l’opzione dello sconto in fattura né la cessione dei crediti d’imposta per i bonus fiscali. È quanto si apprende sul decreto legge, appena approvato dal Consiglio dei Ministri. Per le pubbliche amministrazioni sarà vietato acquisire crediti d’imposta. Ci saranno modifiche al regime della responsabilità solidale. Al termine della riunione del Consiglio dei ministri il vicepremier Antonio Tajani ha sottolineato come la situazione relativa ai crediti d’imposta sia “fuori controllo”.

“Abbiamo deciso di bloccare in futuro la cessione dei crediti d’imposta a regioni e comuni perché c’è stata una lievitazione di questi crediti che, ahimè, è avvenuta per una mancata pianificazione da parte del governo precedente”. Lo ha sottolineato il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in conferenza stampa al termine del Cdm.

Il governo Draghi – ha aggiunto Tajani – ha tentato di bloccare questo andamento, ma ormai era troppo tardi, la situazione era fuori controllo. Ecco perché è stato necessario intervenire e tamponare gli errori commessi in passato. Si tratta di un’azione per impedire che la mancanza di controllo in passato provocasse danni gravi all’economia”. 

Ma l’approvazione del decreto ha subito scatenato reazioni preoccupate. In primo luogo delle categorie direttamente interessate. “La cessione del credito è nata nel 2016, ben prima dell’introduzione del superbonus, per favorire l’utilizzo delle detrazioni fiscali da parte delle famiglie meno abbienti. Negli anni successivi, il meccanismo è stato modificato in vari modi, discutibili come ogni cosa. Lascia quantomeno perplessi, se confermata, la scelta del Governo – dice il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa – di eliminare del tutto questo sistema. Attendiamo fiduciosi le notizie e le spiegazioni che saranno fornite, ma buttare il bambino con l’acqua sporca non sarebbe la scelta più saggia”.

E non mancano le reazioni politiche. Il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte si dice preoccupato “non tanto dall’affossamento di una misura ideata dal M5S”, ma dal “colpo letale al settore dell’edilizia, che negli ultimi due anni ha dato un contributo fondamentale alla crescita record del Pil. Qui si gioca sulla pelle di lavoratori e famiglie e si mette a repentaglio il futuro di almeno 25 mila aziende dell’edilizia, 130 mila posti di lavoro”.

Attraverso Facebook, Conte definisce il provvedimento “un’intollerabile presa in giro degli italiani, considerando le promesse elettorali del centrodestra sulla protezione dei bonus edilizi e la partecipazione di autorevoli esponenti del centrodestra alle tante piazze che si sono riunite a tutela dell’edilizia”. “Ci chiediamo infine come farebbe a restare un minuto di più al Governo un partito, come Forza Italia – conclude – che in Parlamento e a livello locale ha promesso e prospettato numerose iniziative a tutela del Superbonus e della cessione dei crediti d’imposta”.

Per Azione interviene il vicesegretario e portavoce Mariastella Gelmini. “Sulla questione dell’acquisto dei crediti del superbonus la maggioranza sta andando in tilt e il governo si prepara a contraddire anche regioni guidate dalle stesse forze politiche che lo sostengono. A rimanere schiacciate da questa morsa rischiano di essere famiglie e imprese. Si può legittimamente essere critici sulla natura di questa misura agevolativa di cui tanto si è discusso, ma non si può consentire che a pagare le conseguenze di scelte politiche incerte e contraddittorie sia un intero comparto produttivo insieme a migliaia di onesti committenti che sulla possibilità di vendere i crediti hanno fatto legittimo affidamento. In merito al paventato stop totale alla cessione e allo sconto in fattura devono essere garantiti tutti gli interventi già in corso”. 

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