“È Renzi che è d’accordo con noi. Vada a rileggere il nostro programma elettorale”, dice Castelli

“È Renzi che è d’accordo con noi. Vada a rileggere il nostro programma elettorale”, dice Castelli

02. 10. 2019 Off Di admin

“Il dibattito innescato sull’Iva dimostra che il problema esiste. Non è ragionevole che sulle patatine fritte ci sia l’imposta al quattro per cento. O che sia al dieci quella sui prodotti da collezione”. In un’intervista a La Stampa la numero due dei Cinquestelle di via XX Settembre al Mef risponde che la strada di aumenti differenziati dell’Iva sui prodotti non prevede “tabù”. Anzi, “tabù non ce ne devono essere, su nulla”.

Quindi per la viceministra dell’Economia “se il Parlamento riterrà opportuno fare un dibattito durante l’iter della Finanziaria, è liberissimo. Anche perché ci sono aliquote che devono scendere”. Ad esempio? Castelli racconta al quotidiano sabaudo che “nei mesi scorsi abbiamo tentato senza successo di abbassare l’imposta sugli assorbenti femminili”, perché “è indegno che si debba pagare il ventidue per cento su un prodotto del genere”.

E rispetto agli scontri promessi tra il 2 e il 4% a chi farà uso di bancomat o carta di credito, Laura Castelli ribatte che “è arrivato il momento di muoversi: siamo fra gli ultimi in Europa nell’innovazione dei pagamenti”. E poi ci sono persino aziende “che scelgono divenire in Italia proprio perché la lotta all’evasione è giudicata blanda. È ora di dire basta”, dice risoluta.

Tuttavia, aggiunge, “abbiamo scritto chiaramente nel Documento di economia e finanza che gli aumenti verranno sterilizzati”. Ma Laura Castelli cosa avrebbe voluto vedere nella prossima legge Finanziaria che invece proprio non ci sarà? E lei risponde che avrebbe voluto subito “l’assegno unico per le famiglie” perché “ci sono troppi microaiuti parcellizzati”. Ma l’assegno non ci sarà perché, spiega, “gli uffici non sono riusciti ancora a raccogliere tutti i dati necessari”. Al quotidiano che fa osservare che si tratta della stessa richiesta avanzata da Renzi, Castelli replica: “È Renzi che è d’accordo con noi. Vada a rileggere il nostro programma elettorale”. 

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