Fitch conferma il rating BBB dell’Italia

Fitch conferma il rating BBB dell’Italia

07. 02. 2020 Off Di admin

Fitch ha confermato il rating BBB dell’Italia con outlook negativo. La classificazione, spiega l’agenzia, “riflette il livello estremamente alto del debito pubblico, il bassissimo andamento della crescita del Pil, l’incertezza della politica economica e i rischi associati alle proiezioni sul debito. Anche il debito netto esterno relativamente alto e la qualità degli attivi bancari, in miglioramento ma ancora debole, pesano sul rating”.  

Tra i fattori che influenzano positivamente il rating, Fitch cita invece “un’economia diversificata e ad alto valore aggiunto, con gli indicatori del Pil pro capite, governance e sviluppo umano molto più forti di quelli degli altri Paesi nello stesso gruppo di classificazione”.

Inoltre, “l’Italia ha un moderato livello di indebitamento privato, una maturazione media del debito pubblico relativamente favorevole (6,9 anni), una quota trascurabile di debito in valuta estera, un consistente surplus delle partite correnti e una posizione netta di investimento internazionale vicina all’equilibrio”.

A preoccupare Fitch è la scarsa crescita

Per il 2020 l’agenzia prevede un aumento del Pil dello 0,2%, contro il +0,4% stimato prima del deludente dato del quarto trimestre 2019. Nel 2021, invece, la crescita potrebbe accelerare allo 0,6%. Secondo Fitch, “le riforme strutturali necessarie per rafforzare il debole potenziale di crescita del Paese saranno probabilmente complicate da realizzare, particolarmente nell’attuale contesto, sebbene in qualche modo migliorato, di incertezza politica”.

Sul fronte dei conti pubblici, Fitch stima che il rapporto tra deficit e Pil salirà al 2,4% nel 2020, contro il 2,2% previsto dal governo. Il dato, viene spiegato, riflette l’andamento del prodotto interno lordo inferiore allo 0,6% assunto dal governo per costruire il bilancio 2020.

Anche la riduzione del cuneo fiscale, afferma l’agenzia, “avrà soltanto un impatto limitato sulla crescita” e “le misure per ridurre l’evasione fiscale e mettere a punto la spending reviex richiederanno tempo per apportare benefici con impatto dunque incerto”.

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