Gualtieri: “Situazione difficilissima, facciamo il possibile. Mai la patrimoniale”

Gualtieri: “Situazione difficilissima, facciamo il possibile. Mai la patrimoniale”

21. 05. 2020 Off Di admin

“La situazione è difficilissima: stiamo cercando di aiutare gli italiani, i lavoratori, le imprese nel miglior modo possibile”. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, a Piazza pulita su La7, riconosce che “è difficile non essere scontenti e preoccupati quando si sta affrontando la più grande pandemia di tutti i tempi con un impatto economico e sociale grandissimo”.  Gualtieri ha garantito che “la patrimoniale non è nel programma del governo e non verrà mai realizzata. Non faremo la flat tax nè la patrimoniale”. 

“Da qui a lunedì 600 euro a tutti gli autonomi”

“Da qui a lunedì tutti e 4 milioni” di lavoratori autonomi, collaboratori, partite Iva avranno “automaticamente” il contributo da 600 euro, ha assicurato il ministro, che ha poi fatto notare che con il decreto Rilancio vengono velocizzate le procedure per la cig in deroga, che non ha funzionato bene e ha avuto ritardi nell’erogazione. 

“Il governo ha fatto un sistema di garanzie pubbliche senza precedenti per garantire una liquidità fino a 750 miliardi e vedrà che sarà perfino di più quella che sarà mobilitata”, ha poi afffermato, sostenendo che i 200 miliardi di Sace saranno tutti in campo entro la fine dell’anno.

Gualtieri ha poi spiegato che tutti gli italiani con redditi fino a 40 mila di euro potranno avere il voucher vacanze che “è cedibile e l’imprenditore puo’ pagare anche i fornitori” .”Parleremo con gli albergatori: se vogliono migliorare il voucher, lo miglioreremo”, ha aggiunto, “il tax credit vacanze era una delle richieste più pressanti che veniva dalla categoria degli alberghi: non è un anticipo, è un credito di imposta cedibile, immediatamente scontabile; il cliente paga con tax credit che può essere immediatamente ceduto e utilizzato per pagare imposte, ritenute dei dipendenti; ha un valore economico pari a quello nominale”.

Stoccata all’Olanda: “Basta dumping fiscale”

Interpellato sulle garanzie pubbliche per il prestito a Fca, Gualtieri lancia una stoccata all’Olanda, attuale sede del costruttore. È ad Amsterdam che si riferisce quando affferma: “Noi siamo molto arrabbiati con i Paesi europei che fanno dumping fiscale. L’esclusione dei paradisi fiscali c’è nella norma, poi ci sono Paesi dell’Ue che applicano modalità di tassazione che non condividiamo” .”Da tempo stiamo facendo una battaglia piuttosto significativa – ha aggiunto – per modificare le regole sulla tassazione delle imprese”.

La richiesta di prestito è venuta da Fca Italia “che è una ditta italiana” e “che paga le tasse in Italia” e il governo sarà molto esigente nel porre condizioni, ha poi assicurato.  “Faremo una cosa incisiva – ha affermato Gualtieri – nonostante questo sia un prestito e non un contributo a fondo perduto e lo stato ci guadagnerà. Noi decideremo di imporre condizioni molto rigide; le risorse dovranno tutte essere utilizzate per il pagamento della filiera dei fornitori in Italia. Fca deve garantire che rafforzera’ tutti gli investimenti che si era impegnata a fare piu’ qualcuno in piu’, che mantenga tutti i livelli occupazionali e viene vietata ogni delocalizzazione dall’Italia”

Il governo ha quindi “assunto un atteggiamento molto esigente” e questa operazione “puòà essere anche un’occasione di politica industriale” perché il governo ha l’interesse strategico che l’industria del’auto rimanga radicata in Italia.

“Impegnati con determinazione per il recovery fund”

“Siamo nel vivo di un negoziato dove noi siamo impegnati con molta determinazione perché questo recovery fund sia il più ampio possibile e abbia una quota significativa di contributi a fondo perduto”, ha concluso Gualtieri, “peraltro, è bene sottolineare che stiamo parlando di una cosa che fino a poco tempo fa era considerata inimmaginabile, cioè che si costituisse un fondo che si alimenta con eurobond, cioè si finanzia sui mercati, e dà contributi diretti agli stati più impattati. Prima era la posizione solo dell’Italia poi è diventata la posizione di un gruppo di Paesi e adesso è la posizione anche della Germania. La Commissione europea sta preparando la sua proposta. È un negoziato”.

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