“Il capitano ha abbandonato la nave”. Perché, secondo Di Maio, Salvini ha aperto la crisi

“Il capitano ha abbandonato la nave”. Perché, secondo Di Maio, Salvini ha aperto la crisi

12. 08. 2019 Off Di admin

“Nemmeno 24 ore e Salvini è tornato da Berlusconi. Noi abbiamo dato speranza a questo Paese, un’opportunità alla Lega di poter cambiare. Salvini ha deciso di tornare all’ovile. Noi gli facciamo gli auguri, buon ritorno a casa e buon ritorno ad Arcore”. Luigi Di Maio durante l’assemblea dei gruppi M5s, sfida il vicepremier leghista. “La Lega faccia dimettere tutti i suoi ministri da questo Governo”, ha detto Di Maio, a quanto si apprende, durante un incontro con i parlamentari M5s, “i ministri della Lega dovrebbero votare contro se stessi. Noi saremo al fianco di Giuseppe Conte”. 

Conte “ha il diritto di presentarsi alle Camere per dire quello che abbiamo fatto, quello che potevamo fare e che non faremo. Ci devono guardare negli occhi”, ha aggiunto, “Salvini agli italiani ha detto ‘state sereni’. Pagherà un caro prezzo per come ha tradito il Paese”. Il capo politico M5s ha ironizzato poi sul soprannome dell’ormai ex alleato: “Si fa chiamare capitano ma ha abbandonato la nave nel momento del coraggio”. E ha poi elencato alcune delle ragioni per le quali, a suo giudizio, il ministro dell’Interno ha fatto saltare il banco.

“La Lega non sapeva come fare la flat tax”

“Toninelli stava preparando un decreto legge che puntava a revocare la concessione ad Autostrade dopo il crollo del ponte Morandi. Stavamo per riformare la prescrizione e questo lo ha mandato in panico”, ha detto Di Maio ai suoi. Un altro dei motivi” della crisi “è la Flat tax: la Lega ha preso in giro gli italiani ma non sapeva come farla e ha fatto cadere il governo anche per questo”. La Lega “non aveva un piano ed è scappata davanti alle responsabilità. Stavamo ancora aspettando le coperture che non sono mai arrivate”, ha aggiunto Di Maio.

La priorità, ribadisce Di Maio, è portare a termine la riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari: “Si deve fare. Se c’era una maggioranza su questo tema fino al 5 agosto dovranno spiegare i leghisti perché non lo votano più. Per noi è importante che si voti il taglio che lo faccia il parlamento non mi importa chi, basta che si voti. Di fronte abbiamo un dovere da compiere, è un compito da assolvere. Dobbiamo avere chiaro gli obiettivi: facciamo fare qualcosa di buono come il taglio del numero dei parlamentari. Chiediamo al presidente della Camera” di convocare la seduta” per l’ultima votazione. “Finiamola questa riforma, mancano due ore”.

“Abbiamo sempre lavorato anche nelle ultime ore. Il M5s ha sempre lavorato e io sto provando adesso a far pubblicare il decreto rider in gazzetta ufficiale almeno per tutelare quei ragazzi che aspettano ancora tutele”, ha detto ancora Di Maio ai parlamentari, “ora per colpa della Lega si rischia un aumento dell’Iva”. “Berlusconi e Salvini stanno andando dal notaio per firmare un patto che assicura seggi a Berlusconi”, ha proseguito il ministro del Lavoro, “lo dico a Forza Italia: oggi Berlusconi vi mollerà. E Salvini svenderà la Lega a Berlusconi come fece 20 anni fa”.

“Solo Mattarella decide quando si vota”

Sul voto anticipato, anche Di Maio si appella al Colle: “Mattarella è l’unico che decide quando e se andare a votare. Già è surreale che ci debba essere crisi a Ferragosto. Ai cittadini viene scaricata addosso la preoccupazione non delle elezioni ma di una crisi che colpirà misure per loro importanti. Un governo non si insedierà prima di dicembre: salterà tutto quello che abbiamo fatto, quindi reddito, quota 100… Stiamo parlando del futuro del nostro Paese”

Quanto alla scommessa di Salvini, Di Maio ritiene che l’apertura della crisi possa aver minato il picco di consensi: “È cambiato qualcosa in Italia negli ultimi giorni, sento gente che mi dice ‘Salvini ci ha tradito’. Sento molti elettori e parlamentari leghisti che ci dicono la stessa cosa”.

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