Il destino di Air Italy e l’irritazione del governo

Il destino di Air Italy e l’irritazione del governo

12. 02. 2020 Off Di admin

Mentre il dossier Alitalia è ancora in stallo il governo si prepara ad affrontare un’altra crisi: quella di Air Italy messa in liquidazione dagli azionisti. La compagnia aerea ha perso oltre 200 milioni l’ultimo anno e ora sono a rischio 1.200 posti di lavoro. I voli cesseranno il 25 febbraio e Ryanair, secondo quanto si apprende, sarebbe pronta a intervenire fornendo un programma di riprotezione.

Il Governo, al termine dell’incontro al Mit sull’aviolinea, si è detto “fortemente irritato” per come è stata gestita la vicenda e per il mancato coinvolgimento delle istituzioni. Nel corso della riunione convocata oggi dalla ministra Paola De Micheli con i liquidatori della società, Enrico Laghi e Franco Maurizio Lagro, la sottosegretaria allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde e il presidente di Enac, Nicola Zaccheo, l’esecutivo ha sottolineato che la priorità è la tutela dell’occupazione, oltre che la continuità dei voli.

“Siamo al lavoro per garantire l’operativita’ dell’azienda il più a lungo possibile”, ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, durante un convegno ad Assolombarda. “Qualche segnale di tensione all’interno della proprietà c’era, ma non ci aspettavamo una messa in liquidazione da un momento all’altro”, ha aggiunto Patuanelli.

“Metteremo in campo qualsiasi strumento a tutela delle attività produttive legate ad Air Italy e a supporto dell’occupazione dei lavoratori”, ha assicurato la sottosegretaria Todde. “L’incontro di questa mattina è stato fondamentale per sottolineare che non è ammissibile che un’azienda di tale portata decida di operare in questo modo senza informare prima il Governo e senza valutare, in modo condiviso con le istituzioni, tutte le alternative possibili”, ha aggiunto.

“Il Governo ha formulato diverse proposte volte a evitare ulteriori difficoltà ai passeggeri e in particolar modo al traffico aereo sulla Sardegna, considerate anche le vigenti garanzie di continuità territoriale. Inoltre abbiamo richiesto ai rappresentanti dell’azienda di esplorare percorsi alternativi alla liquidazione, in modo da poter garantire le maggiori tutele possibili ai lavoratori oltre alla continuità dei voli”, ha concluso.

Un nuovo incontro con i liquidatori, i sindacati e i rappresentanti delle due Regioni coinvolte, Sardegna e Lombardia è stato intanto fissato per la prossima settimana.

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