Il portafoglio da 425 miliardi di euro di Cassa depositi e prestiti

Il portafoglio da 425 miliardi di euro di Cassa depositi e prestiti

21. 11. 2019 Off Di admin

Classe 1850, Cassa depositi e prestiti (Cdp) è fin dalla sua nascita un tassello cruciale e imprescindibile dell’economia italiana. Dal primo delicato compito di raccogliere il risparmio postale per destinarlo alla modernizzazione dell’economia (siamo intorno al 1875) Cdp al 31 dicembre 2018 ha un attivo di 425 miliardi di euro, grazie a partecipazioni nelle maggiori società italiane quotate in Borsa Italiana: da Eni a Poste passando per Italgas, Snam, Terna, Saipem, Fintecna e Fincantieri.

E gestisce 260 miliardi di euro di raccolta postale: i risparmi di 27 milioni di italiani. Inoltre è azionista di società non quotate (detiene ad esempio il 50% di Open Fiber) e di società di gestione del risparmio, oltre a possedere quote di Fondi di private equity. Inoltre sul fronte dell’innovazione è il primo operatore nel venture capital in Italia, con oltre 200 startup supportate.

Di seguito, nel dettaglio, le principali partecipazioni in società, quotate e non, fondi d’investimento.

SOCIETÀ QUOTATE

Eni, di cui detiene una quota del 25,76%; Poste Italiane, il 35%; Terna, il 29,85%; Snam, il 31,04%; Italgas 26,04%; Fincantieri 71,64%; Saipem 12,55%; B.F., 21,49%; Trevi Finanziaria Industriale, 16,86%; Telecom Italia, 9,891%. 

SOCIETÀ NON QUOTATE

Cdp Equity (di cui detiene il 97,1%): attraverso Cdp Equity, Cdp detiene il 50% di Open Fiber; 12,55% di Saipem; il 21,49% di B.F.; il 16,86% di Trevi Finanziaria Industriale (attraverso Fsi Investimenti, partecipata al 77,1% da Cdp Equity) – Sace (100%): attraverso Sace, Cdp possiede una quota partecipativa pari al 76% del capitale sociale di Simest -Fintecna (100%): attraverso Cdp Equity, Cdp detiene il 71,6% di Fincantieri, 12,55% di Saipem, il 21,49% di B.F. e il 16,86% di Trevi Finanziaria Industriale (attraverso Fsi Investimenti, partecipata al 77,1% da Cdp Equity). – Cdp Reti (59,10%): attraverso Cdp Reti, Cdp detiene il 31,04% del capitale sociale di Snam, il 29,85% del capitale sociale di Terna e il 26,04% del capitale sociale di Italgas. – Cdp Industria (100%) – Cdp Investimenti Sgr (70%) – Fondo Italiano d’Investimento Sgr (43%) – QuattroR Sgr (40%).

I FONDI D’INVESTIMENTO

Un capitolo a parte meritano i fondi d’investimento, circa una trentina, che vedono Cdp protagonista. Tra i principali c’è il Fondo italiano d’investimento sgr, in cui Cdp partecipa con il 68%. A oggi, Fondo Italiano d’Investimento sgr gestisce otto fondi di investimento mobiliari chiusi, riservati a investitori qualificati, per un totale di asset under management target pari a circa 2,7 miliardi di euro. Eccoli:

  • Innovazione e Sviluppo, dedicato all’acquisizione di partecipazioni dirette nel capitale di piccole e medie imprese italiane con l’obiettivo di favorire i processi di aggregazione all’interno delle rispettive filiere produttive, ha target di raccolta 700 milioni;
  • FII Tech Growth (FII TG), dedicato all’acquisizione di partecipazioni dirette nel capitale di pmi tecnologiche italiane, con l’obiettivo di sostenere i processi di crescita, innovazione ed internazionalizzazione, ha target di raccolta 150 milioni;
  • Fondo Italiano di Investimento Fondo di Fondi (FII – FoF) e FoF PE 2, dedicati a investimenti in fondi italiani di private equity che condividano la politica di investimento e gli obiettivi dei fondi di fondi; quest’ultimo ha annunciato a inizio ottobre il primo closing a 200 milioni su un target di raccolta complessivo di 600 milioni, con Cdp che si è già impegnata per 200 milioni e che potrebbe investire altri 100 milioni al fianco di altri eventuali investitori terzi;
  • Fondo Italiano di Investimento FII Venture (FII Venture), Fondo di Fondi di Venture Capital (FoF VC) e FoF VC 3, dedicati a investimenti in fondi italiani di venture capital che condividano la politica d’investimento e gli obiettivi dei fondi di fondi; FoF V3 ha target di raccolta 200 milioni;
  • Fondo di Fondi di Private Debt (FoF PD), dedicato a investimenti in fondi italiani di private debt, che aveva raccolto 400 milioni tra il 2014 e il 2016; oggi il fondo è interamente investito e nella primavera 2018 era stata annunciata l’intenzione di lanciare un secondo fondo di fondi.
  • Infine, un nuovo fondo di private equity diretto dovrebbe essere lanciato nel 2020. Il nuovo veicolo avrà come cornerstone investor la Cdp e permetterà al FII di investire direttamente in quote di minoranza del capitale di aziende italiane.

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