Il primo presidente donna della Regione Calabria

Il primo presidente donna della Regione Calabria

27. 01. 2020 Off Di admin

Jole Santelli cambia il corso di 50 anni di regionalismo in Calabria: la parlamentare di Forza Italia è la prima presidente donna nella storia della Regione. Il successo alle Regionali è l’ultima tappa di una carriera politica che per la Santelli è stata tutta nel segno del centrodestra e in particolare di Forza Italia, sempre al fianco del leader Silvio Berlusconi.

Una tappa maturata quasi a sorpresa, perché la sua candidatura alla presidenza della Regione per il centrodestra ha preso forma solo nei giorni immediatamente precedenti la scadenza del termine per la presentazione delle liste: per settimane si era assistito a un autentico braccio di ferro tra Forza ItaliaLega sul nome del primo papabile candidato, il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, stoppato dai salviniani per la situazione di dissesto finanziario al municipio cosentino.

Chi è Iole Santelli

Nata a Cosenza 51 anni fa, la Santelli attualmente è deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia. Laureata in Giurisprudenza all’Università la Sapienza di Roma, di professione avvocato, con pratiche forensi negli studi di Tina Lagostena Bassi e di Cesare Previti, la Santelli è stata eletta per la prima volta al Parlamento nel 2001, quando è diventata deputata con Forza Italia, partito nel quale milita dal 1994, ed è stata rieletta in ogni successiva tornata elettorale delle Politiche, per complessive cinque legislature, compresa quella in corso, nella quale riveste anche la carica di vicepresidente della Commissione antimafia. 

Per lei, in passato, anche incarichi di governo, visto che è stata sottosegretario alla Giustizia (dal 2001 al 2006) nel secondo e terzo governo Berlusconi, e sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali nel governo guidato da Enrico Letta. La Santelli, inoltre, è stata anche vicesindaco e assessore al Comune di Cosenza nella Giunta guidata da Mario Occhiuto dal 28 giugno 2016 fino al 9 dicembre scorso, quando si è dimessa per le polemiche legate alla sua candidatura alle Regionali dopo che era tramontata la candidatura dello stesso Occhiuto.

Nel corso della campagna elettorale, ha pubblicamente dichiarato di essere malata di tumore e di essere in cura al reparto di Oncologia dell’ospedale di Paola (Cosenza), spiegando di aver “chiesto un parere al mio oncologo, che mi ha rassicurato”, esprimendo la ferma intenzione “di combattere la malattia” e anzi invitando i calabresi “ad avere fiducia nei medici che lavorano nelle nostre strutture sanitarie”.

Alle Regionali, la Santelli è stata sostenuta da sei liste (“Jole Santelli presidente”, Forza Italia, Casa delle Libertà, Lega, Fratelli d’Italia e Udc): per lanciare la sua corsa alla presidenza della Regione, sono scesi in Calabria tutti i leader dei partiti di centrodestra, Silvio Berlusconi per la chiusura e, più volte, Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

In campagna elettorale Santelli, di fatto l’unica candidata presidente di chiara matrice politica, ha battuto molto sul concetto di “squadra” per governare la Calabria “perché la logica dell’uomo solo al comando si è rivelata dannosa” e sulla necessità di lavorare in primo luogo per “valorizzare l’identità e creare una nuova reputazione della nostra terra”. 

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