
La fatica di imparare l’inglese: Present Perfect e Preposizioni
28. 04. 2025Sommario
Per me imparare l’inglese è stato come scalare una montagna. Sono un blogger italiano e ho studiato intensamente l’inglese quando ero adolescente e ventenne. È una lingua bellissima, ma a volte è così difficile! Due cose mi fanno girare la testa: il tempo presente perfetto e le preposizioni. In italiano abbiamo modi diversi di dire le cose, mentre l’inglese sembra un puzzle con pezzi che non si incastrano. Voglio condividere la mia esperienza e spiegare perché queste parti dell’inglese sono così difficili per me, confrontandole con la mia lingua, l’italiano.
Present perfect Lotte
Innanzitutto, parliamo del present perfect. In inglese si dice “ho appena mangiato” o “vivo qui da due anni”. Sembra semplice, ma per un italiano non lo è! Il present perfect si usa per azioni che sono accadute nel passato ma che hanno un legame con il presente. Ad esempio, “ho perso le chiavi” significa che le ho perse e che ancora oggi non le ho. In italiano, però, non abbiamo un tempo esattamente come questo. Abbiamo il “passato prossimo”, che sembra simile perché usa il verbo “avere” o ‘essere’ con un participio passato, come “Ho mangiato”. Ma il problema è che in italiano si usa il passato prossimo per le azioni che sono finite, non per le cose legate al presente.

Per esempio, in inglese si dice: “I have just finished my homework” (ho appena finito i compiti) per significare che sono finiti adesso. In italiano, direi “Ho appena finito i compiti”, ma sembra un’azione passata, non qualcosa che riguarda il presente. Se voglio dire qualcosa sulla mia esperienza di vita, come “Sono stato a Londra”, in italiano dico “Sono stato a Londra”, ma sembra che stia parlando di un momento specifico, non di un’esperienza generale. In inglese, il present perfect può riguardare esperienze, azioni recenti o cose che continuano ora. In italiano si usano tempi diversi, come il presente per le cose che continuano, o il passato semplice per le esperienze. Il mio cervello si confonde perché cerco di tradurre direttamente e non funziona!
Un’altra cosa è il “per” e il “poiché” con il present perfect. In inglese, si dice “ho studiato inglese per tre anni” o “dal 2022”. In italiano, non usiamo il passato prossimo in questo modo. Potremmo dire “Studio inglese da tre anni”, che usa il tempo presente, perché sto ancora studiando. L’idea di usare il passato per qualcosa che ancora faccio mi sembra così strana! Spesso faccio errori come dire “Studio inglese dal 2022”, perché penso in italiano. Il mio insegnante mi corregge, ma è difficile da ricordare.
Mal di testa da preposizione!
Parliamo ora delle preposizioni. Le preposizioni possono essere un incubo! In inglese ci sono “in”, ‘on’, “at” e tante altre, che cambiano a seconda della frase. Per esempio, si dice “vivo a Roma”, ma “sono a casa” e “studio all’università”. Perché? In italiano, le preposizioni sono per certi versi più semplici. Usiamo “a” per le città, come “Vivo a Roma”, e ‘in’ per i Paesi, come “Vivo in Italia”. Ma non cambiamo tanto le preposizioni per luoghi come “casa” o “università”. Per esempio, in italiano dico “Sono a casa” e “Studio all’università”, ma la preposizione “a” funziona per entrambi. In inglese, devo ricordare “in”, ‘at’ o “on”, e mi sembra casuale!
Un altro grande problema sono le preposizioni con i verbi. In inglese si dice “depend on”, “listen to” o “wait for”. In italiano abbiamo espressioni simili, ma le preposizioni sono diverse. Per esempio, “dipendere da” in italiano è “dipendere da”, che è come “dipendere da”, quindi a volte dico “dipende da te” invece di “dipende da te”. È sbagliato, ma nella mia testa ha senso! Inoltre, in italiano non è sempre necessaria la preposizione. Per esempio, “ascoltare musica” in italiano è “ascoltare musica”, senza preposizione. In inglese dimentico il “to” e dico “I listen music”. La mia insegnante dice che è un errore comune per gli italiani, ma è così difficile da correggere.
Le preposizioni temporali sono un altro problema. In inglese si dice “in the morning”, “on Monday”, “at night”. In italiano, usiamo “di” o “in” in modo diverso. Per esempio, “di mattina” usa ‘di’, ma “lunedì” non ha la preposizione, ma solo il giorno. Spesso dico “di lunedì” perché penso a “di mattina”. È come se l’inglese avesse troppe regole e io non riuscissi a tenerle tutte in testa!
La cosa peggiore è che le preposizioni e il present perfect sono ovunque in inglese. Non posso evitarle! Quando parlo, esito perché penso: “È ‘have been’ o ‘was’? È ‘in’ o ‘at’?”. In italiano, parlo senza pensarci tanto, perché la grammatica è naturale. La grammatica inglese mi sembra un gioco in cui perdo sempre punti.
Ma non mi arrendo. Mi sono esercitata ogni giorno e ho guardato molti film in inglese per sentire come si usano il presente perfetto e le preposizioni.
In conclusione, imparare l’inglese può essere impegnativo, soprattutto per quanto riguarda il presente perfetto e le preposizioni, perché sono così diversi dall’italiano. Il presente perfetto mescola passato e presente in un modo che sembra strano, e le preposizioni cambiano continuamente senza una ragione chiara. Ma l’inglese è il mio amore e consiglio a tutti di continuare a studiare!
Giuseppe Rossi.
Sono un collaboratore della versione italiana dell’English Grammar Cafe.
Leggete qui una recente pagina che ho contribuito a realizzare:
Esercizi sulle Preposizioni in Inglese