L’assemblea decisiva per il futuro di Carige

L’assemblea decisiva per il futuro di Carige

20. 09. 2019 Off Di admin

Molto, se non tutto, il futuro di Carige passa per le decisione di Malacalza Investimenti, il primo socio della banca ligure che, dal primo gennaio scorso, vede il cda sotto commissariamento da parte della Bce. Sarà il capofamiglia Vittorio, assieme ai due figli Davide e Mattia, a decidere, di fatto, il risultato dell’assemblea dei soci dell’istituto di credito, che si terrà oggi a Genova: con il suo 27,5% è l’arbitro di un’assemblea straordinaria per la quale si prevede un’affluenza record e che dovrà dire sì o no a un piano di rafforzamento che complessivamente vale 900 milioni.

Il silente imprenditore non ha ancora sciolto la propria riserva sull’atteggiamento che terrà all’appuntamento: un voto contrario o l’astensione rischiano di far – nuovamente – saltare la messa in sicurezza della banca, aprendo scenari imprevedibili.

A Genova è atteso fra il 75 e l’80% del capitale sociale, di persona o per delega, ma la delibera che sarà messa al voto dalla triade commissariale composta da Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffele Lener deve passare con oltre i 2/3 dei voti presenti, circostanza che offre di fatto a Malacalza la possibilità di far naufragare il piano messo a punto dall’istituto con il supporto del Fondo interbancario di tutela dei depositi e di Cassa Centrale Banca

Se la famiglia di imprenditori bloccherà l’operazione lo scenario più probabile sembra quello di una messa in risoluzione dell’istituto, con un percorso che, per quanto gestito in maniera ordinata, avrà un costo fra gli 8 e i 9 miliardi. Più difficile che si apra il paracadute di una ricapitalizzazione precauzionale da parte del Governo o che intervenga la Bce, per sterilizzare i diritti di voto della Malacalza Investimenti.

“Credo che oggi sia stata individuata la soluzione ottimale per recuperare questa azienda, importante per l’economia reale, e credo che sia la migliore soluzione perseguibile per Carige”, ha detto l’a.d. di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, alla vigilia dell’assemblea. “Mi auguro che possa portare a una decisione in questa direzione”.

Anche Raffaele Mincione, avversario di Malacalza nell’assise dei soci dello scorso settembre, ha annunciato il proprio sì all’aumento; bisogna poi capire cosa faranno altri importanti soci come Gabriele Volpi, Aldo Spinelli, Coop Liguria e fondazione CariLucca, che dovrebbero però aderire al piano.  

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