
“L’austerità a ogni costo non solo non serve, ma è nociva”, dice Buffagni
04. 02. 2020“Da tempo stiamo dicendo che bisogna aprire lo sguardo, comprendere che l’austerità a ogni costo non solo non serve ma è nociva. A chi giova?”. Se lo chiede in un’intervista al Corriere della Sera Stefano Buffagni, viceministro allo Sviluppo economico, nel corso della quale sostiene che ci si dovrebbe rendere conto anche “degli effetti che il coronavirus e la sua psicosi possono aver e sulla nostra economia” con “aziende, interi settori a rischio crisi”. E noi che si fa? “Stiamo qui ad ascoltare Bruxelles sui decimali”, chiosa e sbuffa insieme.
Secondo Buffagni, che si continua a professare europeista convinto, “come lo è il M5S” dice per inciso, ma non vuole esserlo tuttavia “se si tratta di un’Europa di nani e ballerine”, le conseguenze economiche di quanto sta succedendo in Cina “saranno elevate ed impatteranno anche sulla Ue che deve dar e una risposta concreta e forte” e perciò è ora di “aprire lo sguardo”, ripete. Quindi “non si tratta di andare contro, ma di dare un senso, una visione all’Europa” perché “se tuteli i cittadini e le imprese – afferma ancora Buffagni – riparte l’economia”.
Quindi cosa serve, in definitiva? Servono perciò “maggiori investimenti pubblici, anche europei, soprattutto per la riconversione industriale per competere contro i colossi come Cina e Usa”. E a tale proposito l’Italia “anzitutto puntare sullo sviluppo sostenibile” attraverso l’uso della “leva fiscale” al fine di incentivare il rafforzamento per la crescita dimensionale delle nostre imprese.
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