“Metto la mano sul fuoco per le coperture della manovra”, dice Conte

“Metto la mano sul fuoco per le coperture della manovra”, dice Conte

16. 10. 2019 Off Di admin

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, mette “la mano sul fuoco” per le coperture della manovra. Le aliquota Iva non aumenteranno, il taglio del cuneo fiscale di 3 miliardi nel 2020 e 6 miliardi nel 2021 andrà tutto ai lavoratori, alle famiglie andranno 600 milioni, la quota 100 per le pensioni rimane invariata, nel 2020 il limite per l’uso dei contanti passerà da 3 a 2mila euro, confermata la lotta all’evasione fiscale.

“Non vogliamo criminalizzare nessuno – dice il premer intervistato su Raiuno – ma vogliamo incentivare l’uso della moneta elettronica”. Alla domanda sul perché la Ue abbia consentito al Governo Conte II il 2,2% di deficit rispetto al 2,04% del Conte I, il premier replica: “Nella Ue ora si pensa piu’ a politiche espansive piuttosto che all’austerity”. Sulla politica Conte afferma di non voler fondare un nuovo partito e di provare “affetto” per M5s. La manovra è il primo passo di “un progetto riformatore di 3 anni”. 

Sulla lotta all’evasione fiscale, Conte conferma “pene detentive” per le evasioni più gravi: “Il tintinnare delle manette non mi esalta ma non è pensabile che i gravi reati fiscali siano trattati con minor gravità. Non vogliamo criminalizzare nessuno ma su questo tutte le forze politiche sono d’accordo. Dal punto di visto tecnico stiamo riflettendo sulla soluzione migliore dal punto di visto normativo”. 

Nella lotta all’evasione “c’è una filosofia diversa rispetto al passato: non vogliamo criminalizzare nessuna categoria, ma semplicemente incentivare l’utilizzo della moneta elettronica, arrivando alla media dei Paesi europei. È un patto con i cittadini onesti: vogliamo dire a tutti che essere onesti conviene perche’ incentivando i pagamenti digitali si ritroveranno piu’ soldi”. 

“Il green – prosegue Conte – non è affatto una moda. Se non affrontiamo adesso i cambiamenti climatici, essi pregiudicheranno il futuro dei nostri figli e nipoti, quindi e’ una necessita’ da realizzare subito, anche in sintonia con l’Europa”. Sulla pressione fiscale Conte dice: “Per tutti i lavoratori autonomi fino a 65mila euro di reddito annuali è rimasta la flat tax già introdotta. Non abbiamo aggravato la pressione fiscale, che rimarrà al 42% o forse meno”. 

Sul taglio del cuneo fiscale Conte afferma che andrà tutto ai lavoratori. Saranno 3 miliardi a partire dal luglio 2020 e 6 miliardi nel 2021. “In un quadro di finanza pubblica cosi’ complesso destinare 3 miliardi per il taglio del cuneo fiscale è già un ottimo inizio. Non voglio dire che ci si arricchirà, sono 40 euro al mese, ma non trascurerei quella cifra”

Il post di Luigi Di Maio su Facebook

Nella lotta all’evasione fiscale vanno colpiti i “pesci grossi” e non “chi si spezza la schiena”. Il Ministro degli Esteri ha affidato al social alcune riflessioni sulla manovra: “Non mi si venga a dire che il problema dell’economia italiana sono coloro che l’economia italiana la tengono in piedi”, spiega il leader pentastellato.

“Non mi si venga a dire che la colpaè di parrucchieri, idraulici, commercianti, elettricisti e chi piu’ ne ha piu’ ne metta. È troppo facile prendersela con chi si spezza la schiena ogni giorno e a stento riesce ad arrivare alla fine del mese, senza potersi nemmeno prendere un giorno di malattia. Quindi capiamoci e concentriamoci sulle priorità. La priorità, oggi, è dare un segnale diverso dal passato e colpire i pesci grossi, colpire chi ha messo il Paese in ginocchio. Tutto il resto sono elementi in più che vanno ponderati insieme alle diverse categorie: dagli autonomi alle associazioni di riferimento. Poi sarà il Parlamento, sovrano, ad avere l’ultima parola”.

La nomina di Perilli

Intanto, nella giornata di oggi, Gianluca Perilli, attuale Presidente vicario dei senatori M5s, è stato eletto capogruppo dei senatori pentastellati. Perilli ha ottenuto 47 voti. Il concorrente Danilo Toninelli ha ottenuto, secondo quanto si apprende, 44 preferenze. L’elezione è avvenuta in base a quanto prevede il regolamento del Senato per l’elezione del suo Presidente.

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