Rousseau benedice il governo giallorosso. Ora Conte salirà al Quirinale

Rousseau benedice il governo giallorosso. Ora Conte salirà al Quirinale

03. 09. 2019 Off Di admin

L’accordo per un nuovo governo di Giuseppe Conte, sostenuto dalla maggioranza con M5s e Pd, vince in modo largo, con il 79,3% dei consensi, la consultazione telematica avvenuta oggi su Rousseau tra gli iscritti pentastellati. Una votazione mai così partecipata, secondo i dati forniti dal portale, 79.634 persone a fronte di 117.194 iscritti, che fanno parlare la piattaforma grillina di “record mondiale di partecipazione ad una votazione politica online in un solo giorno”.

Il picco di click si è raggiunto nelle prime due ore di votazione, durante le quali hanno votato oltre 30.000 cittadini. L’associazione che gestisce il portale sottolinea che “nel corso dell’intera procedura di voto non è stato rilevato nessun attacco informatico diretto, sono stati invece rilevati tentativi di attacchi venerdi’ 30 agosto” ma sono stati “respinti”. 

Il Capo dello Stato Sergio Mattarella, “con ogni probabilità” ha conosciuto i risultati del voto per il governo sulla piattaforma Rousseau “direttamente sul blog”, ha fatto sapere Davide Casaleggio che poi ha rivelato come il Colle “non mi ha chiesto di comunicarglieli in precedenza”. 

Dopo una giornata di attesa, ed un’ora a fissare lo schermo di pc e smartphone in attesa del risultato, il Movimento ottiene così dalla sua base il lasciapassare definitivo per la formazione di un nuovo governo, sempre a trazione 5 Stelle ma con una maggioranza diversa, quel Pd che per anni è stato uno dei bersagli principali dell’iniziativa politica e delle polemiche pentastellate.

“Con la consultazione online su Rousseau il M5S si consolida come forza di governo basata sulla partecipazione attiva. Ora porteremo avanti le nostre proposte partendo dal taglio dei parlamentari”, esulta Luigi di Maio. Che poi puntualizza: “Non volevamo un governo a tutti i costi ma ora i 20 punti del nostro programma sono entrati, siamo contenti del lavoro svolto per mettere una toppa a irresponsabilità non nostre”. Poi Di Maio lancia una frecciata all’ex alleato Matteo Salvini: “Ha deciso di mettersi da parte”.

E manda una replica agrodolce al fondatore del Movimento, Beppe Grillo, che nei giorni scorsi non gli aveva risparmiato critiche in pubblico: “Con Grillo ci vogliamo bene, lavoriamo insieme e lo ringrazio. C’è stata una divergenza sui 20 punti del programma perché per una persona che guarda avanti come lui 20 punti sono troppo poco”.

L’altro protagonista della trattativa per la nuova maggioranza, il segretario Pd Nicola Zingaretti, dopo la diffusione dei risultati del voto rileva che “con la chiusura del lavoro programmatico si è fatto un altro passo avanti per un Governo di svolta”. Poi ha ricordato le priorità dei Dem per il nuovo esecutivo: “Ridurre le tasse sul lavoro, sviluppo economico, green economy, rilancio di scuola, università e ricerca, modifica radicale dei decreti sicurezza. Ora andiamo a cambiare l’Italia”. 

Chi si siederà all’opposizione è Matteo Salvini, che commenta: “Lo dico a Di Maio e Zingaretti, potete scappare per qualche mese dalle elezioni, ma non all’infinito. Prima o poi si arriva al voto libero e democratico, non come quello della piattaforma Rousseau”. E chiosa: “Sarà più serio chiedere 60 milioni di italiani, anziché a 60.000 militanti dei 5 Stelle?”.

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