Salvini sul caso Open Arms: “Non patteggio, avanti fino alla Cassazione”

Salvini sul caso Open Arms: “Non patteggio, avanti fino alla Cassazione”

17. 09. 2024 Off Di admin

AGI – Una raccolta firme per fare sentire il sostegno di militanti e simpatizzanti al segretario federale della Lega, Matteo Salvini. L’idea, si apprende, è emersa nel corso del consiglio federale del partito che si è svolto alla Camera e dovrebbe concretizzarsi prima dell’appuntamento di Pontida, il 6 ottobre, con gazebo e banchetti in tutta Italia. Nessuna volontà di “acutizzare uno scontro con la magistratura”, spiega Giulia Bongiorno al termine della riunione. Anzi: “C’è piena e assoluta fiducia” nei giudici. Dunque, non si tratta di una chiamata alle armi, “non ci sono armi, ma una mobilitazione di cui si stanno valutando le modalità”.

 

La riunione, convocata d’urgenza dopo la richiesta a sei anni di reclusione per Matteo Salvini arrivata dai magistrati di Palermo, è durata circa un’ora e si è concentrata unicamente sul processo, unico punto all’ordine del giorno. Salvini e la senatrice e legale, Giulia Bongiorno, hanno illustrato nel dettaglio la situazione, spiegando che comunque, al di là delle richieste dell’accusa, le carte processuali sembrano confermare le tesi della difesa riguardo alla correttezza dell’operato del ministro nel 2019. Un aspetto che Bongiorno ha sottolineato anche con i giornalisti, lasciando il palazzo dei gruppi: “Confidiamo nel fatto che c’è sempre e comunque la possibilità che arrivi una attenzione maggiore alle carte e chi ha attenzione alle carte non può non concordare nel corretto operato di Salvini”.

 

È stato sottolineato più volte che la nave Open Arms ha rifiutato più volte l’attracco a Malta e in Spagna e che la prassi di attendere il collocamento dei migranti prima dello sbarco è stata utilizzata da altri ministri, non solo da Salvini, tra cui Lamorgese. È stato inoltre confermato che anche quello di Pontida sarà un appuntamento dedicato a questo tema, visto anche l’imminenza della sentenza, attesa pochi giorni dopo. 

 

Il format sarà internazionale, come annunciato dallo stesso Salvini, anche se non sono state date, durante la riunione di oggi, conferme su eventuali presenze dei leader dell‘eurogruppo patrioti. “Ringrazio il governo e i partiti di maggioranza per la grande e affettuosa solidarietà. Si tratta di un processo politico e di un tentativo della sinistra di attaccare il governo e il diritto alla difesa dei confini nazionali”, sono state le parole con cui il segretario della Lega ha aperto la riunione del consiglio federale.

 

“Tutta Europa, compresa quella con i governi socialisti, sta presidiando i confini e aumentando controlli ed espulsioni”, ha sottolineato il segretario. La manifestazione di Pontida, in calendario il 6 ottobre, “sarà una grande mobilitazione per il diritto alla sicurezza dei cittadini italiani, per la libertà di pensiero e di parola, per il rispetto della sovranità popolare e nazionale”. Il vicesegretario, Andrea Crippa, assicura che il tradizionale raduno “sarà vivace, il popolo della Lega farà sentire a Salvini il suo sostegno e il rammarico per quello che sta succedendo. Ci sarà una reazione pacifica e democratica”.

 

Quanto sta accadendo a Palermo, fa sapere la Lega, sarà un motivo di ulteriore confronto di Salvini anche con Elon Musk, oltre che con i repubblicani americani. Il patron di Tesla, infatti, è stato fra i primi, assieme a Marine Le Pen, a esprimere solidarietà al vicepremier, attaccando anche i magistrati di Palermo. Nell ore successive, poi, è stato Viktor Orban a schierarsi con il capo della Lega: “è un eroe”, scrive sui social il premier Ungherese. E Salvini ringrazia, dando appuntamento all’alleato europeo a venerdi’, quando i due si vedranno a Budapest. “Grazie a Viktor Orbàn, che incontrerò venerdi’ nella splendida Budapest. Non saranno processi e minacce a fermare il vento di cambiamento e libertà che soffia in tutta Europa”. 

 

In serata, nella trasmissione ‘Quarta Repubblica’ su Rete4, Salvini ha detto di non voler patteggiare per la vicenda Open Arms: “Io non patteggio, vado fino in fondo, fino alla Cassazione. Credo nella magistratura, cerco di dirlo senza sorridere troppo. Ma c’è una parte della giustizia politicizzata, ci sono magistrati e Pm che fanno politica”, ha aggiunto il vicepresidente del Consiglio e leader della Lega.  “Stanno provando in ogni maniera a mettere in difficoltà questo governo, e quindi attaccano me”.Tornando al processo, il leader della Lega ha detto: “Conto di essere assolto. Se il giudice legge gli atti e confronta quello che ho fatto io e quello che hanno fatto gli altri. Non ho paura della condanna – ha risposto -. E’ imbarazzante, non è un processo politico o a Salvini ma all’Italia. Rifarei domani quello che ho fatto: difendere l’orgoglio dell’Italia. Mi è pesato spiegare ai miei figli cosa stava accadendo”.

 

 

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