Si accende il duello per le Regionali tra Salvini e Zingaretti

Si accende il duello per le Regionali tra Salvini e Zingaretti

12. 01. 2020 Off Di admin

Dalla svolta annunciata dal segretario del Pd alle discussioni all’interno del Movimento 5 stelle, dal caso Gregoretti al referendum sul taglio dei parlamentari. Nella campagna elettorale per le Regionali si inseriscono i temi caldi della politica, e i toni tra i leader si surriscaldano.

Matteo Salvini e Luigi Di Maio sono in Emilia Romagna per sostenere i loro candidati ma durante i loro comizi guardano anche a Roma. Il voto del 26, sostiene il primo, è l’occasione “per mandare a casa pessimi governi locali ma anche per mandare a casa un governo che ne sta combinando di tutti i colori”.

“È evidente che a Salvini non importa niente dell’Emilia Romagna”, replica il ministro degli Esteri da Scandiano, vicino a Reggio Emilia, dove ha sostenuto la candidatura di Simone Benini. “Ogni regione lui la cannibalizza con le sue campagne elettorali in cui i candidati presidente neanche esistono. Esiste lui, fa la sua campagna. In alcune regioni ha vinto e dove ha vinto ha poi lasciato una regione allo sbando”, aggiunge.

A chi gli chiede di un suo possibile passo indietro da capo politico 5s risponde secco: “Se ne sentono tante. Credo che il dibattito interno al Movimento non debba oscurare le cose che facciamo”. Di Maio lancia poi un’altra frecciata all’ex alleato di governo sul tema del taglio dei parlamentari.

Le firme di alcuni senatori del Carroccio per indire il referendum, sostiene, sono “uno sgambetto fatto dalla Lega, l’ennesimo, agli italiani”. Il taglio, ricorda, è stato scritto “insieme alla Lega, lo abbiamo votato insieme, non abbiamo mandato questo Paese in macerie questa estate perché volevamo il taglio dei parlamentari, e ieri la Lega che fa? Firma per fare un referendum…”

Imola e San Patrignano, sono due tappe toccate oggi dal leader della Lega. “Tanti che votavano a sinistra, scelgono e sceglieranno la Lega, per me è la ricompensa piu’ bella”, afferma Salvini che con la candidata Lucia Borgonzoni punta sul tema del lavoro per convincere gli indecisi. Poi torna sull’autorizzazione a procedere contro di lui chiesta dal Tribunale dei ministri di Catania, e attacca la maggioranza che ha chiesto il rinvio del voto della Giunta del Senato a dopo le elezioni. “

Se vogliono processarmi e arrestarmi abbiano la dignità di dirlo e di farlo e dalla settimana prossima. Chiamerò a raccolta gli italiani che la pensano come me per muoverci tutti insieme e se processo deve essere, processo sia”. In un video pubblicato sui social da San Patrignano ironizza quindi sulla decisione di Nicola Zingaretti di indire un congresso e di cambiare radicalmente il Partito democratico. “Una buona notizia della giornata! Come faranno l’Italia e il mondo a fare a meno del Pd?”.

Parole che il segretario dem respinge direttamente, in un duello che sta diventando ormai una costante di questi giorni: “Caro Salvini non ti illudere: vogliamo costruire non sciogliere. Combattere e non arretrare. Aprirci e non chiuderci. Racconti i problemi delle persone, ma li racconti e basta, li crei e non dai mai soluzioni, perché non le hai. Noi i problemi vogliamo risolverli e abbiamo iniziato a farlo”, sottolinea infine rilanciando la sua proposta di un partito nuovo e aperto, che non annetterà – afferma – il movimento delle Sardine.

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