Forza Italia e il dopo Berlusconi con il reggente Tajani

Forza Italia e il dopo Berlusconi con il reggente Tajani

13. 07. 2023 Off Di admin

AGI – Sono 213 i consiglieri chiamati a eleggere, a porte chiuse, il ‘reggente’ che traghetterà Forza Italia verso il congresso del 2024. Il partito ha diffuso i dettagli tecnici della riunione del consiglio nazionale che eleggerà, sabato, a partire dalle 9,45, all’hotel Parco dei principi di Roma, il presidente pro tempore che assumerà la carica lasciata vacante da Silvio Berlusconi.

Favorito è Antonio Tajani che, in base a un accordo, potrebbe essere eletto all’unanimità dal consiglio, organo di cui fanno parte tutto lo stato maggiore e buona parte degli eletti di FI.

Sabato, i lavori si apriranno con l’introduzione di Tajani, si precisa in una nota. All’avvio dei lavori, sarà possibile fare accedere in sala i fotografi e gli operatori per un breve giro di tavolo. Al termine del saluto di Tajani, il consiglio proseguirà a porte chiuse.

Come indicato nella lettera di convocazione, saranno 5 i punti all’ordine del giorno: riconoscimento del ruolo di Berlusconi nello Statuto; illustrazione del documento politico programmatico, elaborato durante il Comitato di Presidenza; elezione del presidente ai sensi dell’art. 19, ultimo comma, dello Statuto; elezione dell’amministratore nazionale; elezione del Collegio dei Probiviri.

Dopo l’elezione del presidente sarà possibile l’ingresso in sala di giornalisti, fotografi, operatori esclusivamente per seguire l’intervento del nuovo eletto e di Manfred Weber. Successivamente i lavori proseguiranno a porte chiuse e si concluderanno alle 14 circa. I consiglieri aventi diritto di voto sono 213 e dovranno essere in regola con l’adesione a Forza Italia per l’anno 2023.

Tra questi, figurano i parlamentari nazionali ed europei, i membri del comitato di presidenza, i coordinatori regionali, provinciali e delle grandi città, i sindaci dei Comuni al di sopra dei 50 mila abitanti, i presidenti di Regione, i vice presidenti delle giunte regionali, i presidenti di provincia e i capigruppo regionali. Ci sarà una sala stampa a disposizione dei giornalisti con 150 postazioni operative in collegamento video con la sala del consiglio nazionale. 

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