Gli Usa e l’incubo del rischio insolvenza

Gli Usa e l’incubo del rischio insolvenza

02. 05. 2023 Off Di admin

AGI – Allarme per le finanze degli Stati Uniti. Lunedi il segretario al Tesoro Janet L. Yellen ha dichiarato che il Paese potrebbe rimanere senza soldi per pagare i conti entro l’1 giugno se il Congresso non alza o sospende il limite del debito ed evitare così il default della nazione. I tempi sono strettissimi, mentre si fa pressione sul presidente Joe Biden e i legislatori per raggiungere un rapido accordo, scrive il New York Times. L’ora X potrebbe esser vicina.

L’allarme, osserva il giornale, potrebbe però accelerare i negoziati tra Camera, Senato e Biden sulla spesa pubblica mentre è stallo tra presidente e repubblicani della Camera che si sono rifiutati di aumentare il limite senza profondi tagli alla spesa.

Nel frattempo lunedì, subito dopo il monito di Yellen, Biden ha chiamato i quattro principali leader del Congresso per chiedere un incontro il 9 maggio per discutere le questioni fiscali. 

Gli economisti sono intanto preoccupati per le ripercussioni che vi potrebbero essere sui mercati finanziari circa il denaro che gli Stati Uniti possono prendere in prestito, oltreché per una crisi finanziaria globale.

Il punto è, spiega il quotidiano, che “gli Stati Uniti hanno un deficit di bilancio perché spendono più soldi di quanti ne incassano e perciò devono prendere in prestito enormi somme di denaro per pagare i loro conti”, anche perché “oltre a sostenere i benefici della previdenza sociale, insieme agli stipendi per militari e funzionari”, gli Usa sono anche tenuti “a onorare gli interessi agli obbligazionisti che possiedono il debito”. Una situazione ad alto rischio.

Il Dipartimento del Tesoro aveva già previsto che avrebbe potuto rimanere senza liquidità all’inizio di giugno, ma ora la nuova stima solleva l’allarmante prospettiva che gli il Paese “potrebbe non esser in grado di effettuare alcuni pagamenti, anche agli obbligazionisti, nel giro di sole poche settimane”, precisa il giornale.

Date le nuove previsioni, “è un obbligo del Congresso agire il prima possibile per aumentare o sospendere il limite del debito in modo da fornire la certezza a lungo termine che il governo continuerà a effettuare i pagamenti”, ha dichiarato Yellen in una lettera al Congresso stesso.

Quanto a Biden, il presidente ha continuato a insistere sul fatto che non negozierà direttamente oltre il limite, dicendo che il Congresso deve alzare il tetto senza condizioni. Gli Stati Uniti, spiega il New York Times, hanno raggiunto tecnicamente il limite di debito di 31,4 trilioni di dollari a gennaio, costringendo il Dipartimento del Tesoro a manovre contabili straordinarie per consentire al governo di continuare a pagare i suoi conti.

Sebbene vi sia già un accordo bipartisan sul fatto che la nazione debba trovare un modo per ridurre il divario tra quando spende e quanto incassa, anche i più ardenti sostenitori della riforma fiscale affermano che il limite del debito deve essere alzato.

Tuttavia la possibilità di un default entro il 1 giugno potrebbe costringere i legislatori ad accettare un aumento a breve termine oppure la sospensione del limite del debito per concedere più tempo ai negoziati. Un espediente tutt’altro che garantito, viste “le fazioni in competizione all’interno del Partito Repubblicano”, chiosa il quotidiano newyorkese.

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