La sfida per il mercato europeo del 5G spiegata dai ceo di Ericsson e Nokia

La sfida per il mercato europeo del 5G spiegata dai ceo di Ericsson e Nokia

05. 02. 2020 Off Di admin

A fine gennaio la Commissione europea ha approvato una “scatola degli attrezzi” di misure che dovrebbero essere adottate dagli Stati membri per mitigare i rischi per la sicurezza legati allo sviluppo delle reti 5G. Il mercato Ue dovrebbe rimanere aperto a fabbricanti di Paesi terzi, compresa la Cina, ma a condizione che i requisiti di sicurezza europei siano rispettati. Una misura, in buona sostanza, che non tiene fuori dal mercato colossi come Huawei e Zte, che con Ericsson e Nokia sono impegnati a sviluppare l’infrastruttura per il mobile di quinta generazione. Abbiamo chiesto a Emanuele Iannetti, amministratore delegato di Ericsson Italia e a Massimo Mazzocchini, ad di Nokia, cosa cambia nello scenario del 5G italiano ed europeo e quali problematiche vengono risolte. 

Per Iannetti, in particolare, il problema non risiede nella mancanza di fornitori, ma nella disomogeneità delle linee politiche. “È importante che la Commissione europea si sia espressa sull’argomento fornendo una serie di indicazioni ai singoli Paesi, ora chiamati ad agire” dice all’AGI, “in Europa l’incertezza e la mancanza di politiche normative omogenee, e non la presenza di fornitori all’altezza, rischiano di creare ritardi rispetto ad altre aree geografiche come gli Stati Uniti e l’Asia. Accelerare e favorire l’implementazione del 5G significa puntare sulla crescita economica, sullo sviluppo e sulla competitività sostenibile e inclusiva dell’Europa e dei Paesi membri”.

Da parte sua Mazzocchini sottolinea come Nokia “accolga con favore l’impegno della Commissione europea volto a garantire un livello adeguato di sicurezza informatica delle reti 5G in tutta l’UE, nonché un approccio coordinato tra gli Stati membri” e ricorda come, essendo “utilizzato per applicazioni e servizi mission-critical molto più diversificati rispetto alle generazioni di tecnologia precedenti”, il 5G finirà per “trasformare gran parte dell’economia e abilitare la Quarta Rivoluzione industriale”. per questo, aggiunge, “garantire la sicurezza e l’integrità delle reti 5G non può essere messo in discussione”. “Sono necessarie misure sia strategiche che tecniche per garantire che le reti 5G siano costruite sfruttando le funzionalità di sicurezza più avanzate e affidandosi a fornitori fidati” dice ancora l’Ad di Nokia, “è essenziale che tutte le parti si impegnino a raggiungere i massimi livelli di sicurezza e resilienza delle reti 5G e si rendano conto che il 5G manterrà le sue promesse solo se le reti su cui si basano sono e rimangono sicure. Il 5G si basa sulla fiducia e sulla sicurezza a 360 gradi”.

E quello della sicurezza delle reti e dei dati che vi passeranno è stato il tema che ha spinto l’amministrazione americana a lanciare l’allarme sull’affidabilità delle infrastrutture cinesi. Allarme raccolto, elaborato e alla fine respinto (anche se fino a un certo punto) dall’Unione europea e dal Regno Unito che hanno poi risposto aumentando i livelli di sicurezza senza escludere alcun player.  “Le infrastrutture di rete sono asset strategici per tutti i Paesi” dice Iannetti “importanti quanto le autostrade, le reti elettriche, le ferrovie e gli aeroporti. È quindi fondamentale garantire la massima sicurezza. I sistemi Ericsson sono sviluppati secondo standard internazionali, come il 3GPP, di cui siamo il principale attore con oltre 55.000 contributi dal 1999. Ericsson pone massima attenzione ad ogni aspetto della sicurezza del 5G: attraverso l’approccio ‘Security by Design’ la sicurezza viene integrata nel processo di sviluppo sin dalla fase di realizzazione, potendo così misurare e valutare in ogni momento i criteri di aderenza (in termini di compliance tecnica e di implementazione). Questo approccio include anche specifici strumenti che Ericsson ha messo a punto per ridurre le vulnerabilità e incrementare la sicurezza in ogni processo. Anche la struttura organizzativa, la gestione del rischio in tutta la filiera e le componenti hardware e software di terze parti – che possono essere integrate nelle nostre soluzioni – vengono controllate e certificate con standard ISO 27001 e collegati, che sono pubbliche e accessibili. Quello di Ericsson è un approccio integrato, che viene applicato in ogni nostro prodotto e in tutti i centri di sviluppo globali. Utilizziamo meccanismi come la firma digitale del software, i controlli di integrità, le procedure di revisione del codice, i sistemi automatizzati di controllo dei prodotti e importantissimi controlli manuali. In Ericsson abbiamo oltre 700 esperti di sicurezza che lavorano, ogni giorno, per assicurare il rispetto degli standard e la sicurezza dei prodotti. Inoltre, disponiamo di metodi e strumenti per intervenire tempestivamente in caso dovesse insorgere un problema. Questo è un compito del PSIRT (Product Security Incident Response Team), un team unico nel suo genere, che opera dal 2004 e collabora con l’industria, il mondo accademico e gli esperti internazionali di cyber security”.

Nokia ha messo in campo collaborazioni con organizzazioni esterne per garantire lo standard di sicurezza, ma, avverte, “non esiste una formula magica”. “L’era del 5G richiederà un approccio alla sicurezza su più fronti. Ciò include un’architettura di sicurezza definita da vari standard, una buona gestione generale della rete, implementazione e supporto e prodotti naturalmente solidi e sicuri” dice Mazzocchini, “Inoltre, l’affidabilità diventa un criterio che deve essere end-to-end, vale a dire che i clienti dovrebbero potersi fidare del fornitore di servizi, della sua supply chain e dei processi end to end. Ciò significherà una maggiore trasparenza e un comportamento altamente etico da parte di tutte le parti dell’intera catena”.

Molto si è parlato della possibilità e dell’opportunità di sviluppare, oltre a un apparato normativo, anche un sistema tecnologico europeo in grado di competere con quello cinese. “Come ha affermato il Commissario europeo per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, l’Europa ha tutto ciò che serve per guidare la corsa tecnologica verso il 5G” dice Iannetti, “abbiamo aziende chiave, stabilimenti produttivi, centri di ricerca, università e competenze all’avanguardia. Uno studio recente di Bird&Bird certifica che in Europa si fa ricerca di qualità. È nel Vecchio Continente che nasce il 26,8% di tutti i brevetti essenziali per il 5G; tra le aziende che maggiormente stanno contribuendo Ericsson è al primo posto con il 15,8% di tutte le Standard Essentials Patents (SEPs).

Secondo Mazzocchini “ci sono già forti player europei nel 5G – noi siamo uno di questi. Orange in Francia ha appena scelto due fornitori europei per la sua rete 5G. Nokia è l’unico fornitore di rete la cui tecnologia 5G è stata adottata da tutti e quattro gli operatori nazionali negli Stati Uniti, tutti e tre gli operatori in Corea del Sud e tutti e tre gli operatori nazionali in Giappone. Al momento abbiamo 66 contratti commerciali 5G firmati – contratti reali, non test a pagamento, progetti pilota o dimostrazioni.”

E, riguardo la distanza che secondo le aziende cinesi c’è tra la loro tecnologia e quella europea, i due manager non hanno dubbi. “Non c’è alcuna distanza” dice Iannetti, “ci sono aziende europee e asiatiche che competono secondo logiche di mercato. A noi piace essere misurati sul campo. Oggi il valore dei nostri prodotti e il know-how dei nostri ingegneri sono ben percepiti dagli operatori di tutto il mondo che infatti ci riconoscono una posizione di leadership. Lo scorso anno sono state realizzate a livello globale oltre 40 reti commerciali 5G, in buona parte con tecnologia Ericsson, che ne supporta già 24 in servizio commerciale in 4 continenti e su tutte le bande di frequenza”.

Noi parliamo della nostra tecnologia, non di quella degli altri fornitori” taglia corto Mazzocchini, “Il nostro portafoglio globale end-to-end comprende prodotti e servizi per ogni elemento della rete, che stanno aiutando gli operatori ad abilitare funzionalità 5G chiave come lo slicing della rete, il cloud distribuito e l’Internet of Things industriale. Le nostre tecnologie stanno contribuendo a modellare la fornitura e l’implementazione delle tecnologie 5G in tutto il mondo che porteranno innumerevoli benefici sia alle aziende che ai consumatori”.

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