Al Salone del Mobile di Milano tornano i buyers cinesi

Al Salone del Mobile di Milano tornano i buyers cinesi

16. 02. 2023 Off Di admin

AGI – Il Salone del Mobile, al suo 61 esimo compleanno, segna un doppio ritorno: quello dei visitatori cinesi, che a “giudicare dal numero delle richieste di visto” sarà notevole, e quello della sua consueta posizione nel calendario. Dopo lo slittamento delle ultime edizioni dovuto alla pandemia, la kermesse internazionale del design si terrà in Fiera Milano a Rho, ad aprile, dal 18 al 23. Sarà un’edizione ricca, con 1.962 espositori, di cui oltre 550 giovani talenti under 35 e 27 scuole di design.

E un pubblico sempre più internazionale. Perché se è vero che mancheranno i buyer e gli espositori russi, la loro assenza sarà bilanciata dalla presenza crescente di “nuovi operatori, come Emirati arabi ma anche India” e dal ritorno della Cina.

“Ci aspettiamo tantissimi visitatori e di qualità”. Al mondo, il Salone si presenterà con un nuovo look. “Il layout sarà completamente nuovo – ha spiegato la presidente Maria Porro – con gli espositori tutti su un unico livello per facilitare i flussi e il percorso all’interno del salone. Ci sarà un grande focus su Euroluce, la biennale dedicata alla luce, con un format radicalmente nuovo che è l’inizio di un percorso che interesserà tutta la fiera”.

D’altra parte dopo tre anni, non era pensabile ritornare ad aprile, la tradizionale posizione della manifestazione nel calendario, come se nulla fosse avvenuto. Ed è così che sono stati pensati degli spazi culturali, attraverso contenuti interdisciplinari, che spazieranno dall’architettura all’arte, con mostre (come quella di Hèléne Binet), talk, workshop, installazioni site-specific.

“La pandemia ha cambiato in modo radicale il nostro modo di vivere i grandi eventi e questo cambiamento non poteva rimanere inascoltato – spiega Porro -. Siamo un grandissimo evento, siamo in presenza e questa è la sua forza, è globale. Abbiamo pensato che fosse il momento di rilanciare sulla proposta espositiva ponendoci in attacco, dando più valore al centro del salone, cioè essere un momento di importante trade, una piattaforma che accelera il business”.

E poiché visitare la fiera con i suoi oltre 170.300 mq di superficie è impegnativo, “ci siamo resi conto che il visitatore aveva bisogno di aree di riposo, di un posto dove ricaricare il telefono e un posto per fare un meeting con qualcuno incontrato al Salone”.

Per il sindaco di Milano Beppe Sala, i Saloni sono come “le Olimpiadi del design“. È un appuntamento che richiede un grande lavoro “ma se rispetti un po’ le regole alla ‘milanese’, poi tutto funziona. Milano è pronta ad accogliere designer, progettisti, architetti e produttori, così come i visitatori e turisti amanti del design e delle innovative declinazioni che il Salone, dentro e fuori gli spazi della Fiera, saprà proporre loro”.

E sì perché esiste anche tutto il mondo ricco del Fuori salone, gli eventi che in quelle stesse date animano la città. Tutte le novità di cui ha parlato la presidente coinvolgeranno anche Euroluce, giunta al suo 31 appuntamento, che si rinnoverà nel layout espositivo, ripensato dallo studio Lombardini22 per garantire un miglior collegamento fra i quattro padiglioni, semplificare il percorso di visita, che diventa ad anello e prende ispirazione dai percorsi stradali dei tradizionali borghi italiani.

La luce sarà protagonista anche della serata inaugurale, che per il terzo anno consecutivo ‘andrà in scena’ al teatro alla Scala di Milano. Quest’anno, sia il programma sinfonico sia il balletto avranno come suggestione e leitmotiv la luce. In particolare, il balletto sul brano Light di Philip Glass sarà una prima assoluta, una coreografica originale, progettata e creata ad hoc per il Salone e la sua biennale.

Luce e Novecento americano saranno il tema della seconda parte con un programma eseguito dall’Orchestra Filarmonica diretta dal Maestro Carlo Boccadoro, con la partecipazione del soprano Lauren Michelle. Grande attesa come sempre per il salone Satellite, fucina interessante delle migliori idee. “Ci saranno oltre 550 giovani da 34 paesi – ha detto l’ideatrice e curatrice del satellite, Marva Griffin – e 27 scuole di design, le più importanti del mondo, perché quest’anno il tema è dedicato a loro. Dovranno dirci ‘dove va il design'”.

Assolutamente da non perdere l’appuntamento con il famoso architetto Gaetano Pesce, invitato per raccontare i passi principali della sua lunga carriera e il suo apporto interdisciplinare al mondo del progetto ma anche per trasmettere ispirazione, energia e passione ai giovani talenti che lo ascolteranno. 

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