Anche Zingaretti predica prudenza: “Se si molla vanifichiamo i sacrifici”

Anche Zingaretti predica prudenza: “Se si molla vanifichiamo i sacrifici”

01. 04. 2020 Off Di admin

“Attendiamo le scelte del governo sulla pianificazione per un allentamento delle misure di contenimento e l’avvio di un processo di normalizzazione ma ritengo sia serio farlo sulla base di una certezza scientifica. Se molliamo ora rischiamo di vanificare gli sforzi fatti. Non si scherza con la vita delle persone e quindi sul tema dico ‘nessuna faciloneria’ e nessun dibattito politico che non sia supportato dalle indicazioni scientifiche”. In una conferenza stampa, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha spiegato come i provvedimenti di contenimento, adottate nella capitale e in tutto il territorio, stiano dando i loro frutti.

Record di fermati

“E per questo dico grazie alle persone per la prova di coraggio e determinazione dimostrata. Ora però faccio un appello a non abbassare la guardia e a mantenere tutte le misure di sicurezza. Ieri a Roma c’è stato il record dei fermati. E questo non va bene. Stiamo intensificando i controlli nella nostra regione e ringrazio i prefetti”, ha assicurato Zingaretti.

Poi alcuni numeri, indicativi di come si sia fronteggiata in modo tempestivo l’emergenza coronavirus: “Siamo verso una nuova fase: stiamo approntando 2 mila posti letto per i contagiati asintomatici o per chi sta uscendo dal contagio. I posti letto sono allocati nella rete alberghiera e non negli ospedali anche per tutelare gli stessi pazienti”. Negli ospedali ci sono già 200 posti letto e 450 terapie intensive. Fino a oggi sono stati 33 mila i tamponi fatti in Regione. E ancora, le assunzioni: 1104 sono quelle già fatte, tra medici (403), infermieri (397) e altri professionisti (304).

Entro la fine della settimana, poi, saranno distribuiti 500 kit di assistenza domiciliare. “Siamo la prima regione d’Italia – ha rivendicato Zingaretti con orgoglio – che ha costruito un kit di assistenza domiciliare con uno strumento non solo per misurare la temperatura ma anche l’ossigeno nel sangue. E, lo dico da persona che è stata colpita dal coronavirus, è uno strumento che dà serenità. L’App della Regione Lazio per l’assistenza domiciliare, poi, è stata scaricata da 76 mila utenti, 2 mila medici di famiglia e 200 pediatri. È l’inizio della rivoluzione del sistema sanitario regionale. Puntiamo, nella fase successiva, a dare a ciascun cittadino una App per rapportarsi con il sistema sanitario regionale e con il proprio medico di famiglia”.

“Dopo anni di tagli, investimenti e assunzioni”

“Dopo anni di tagli e passi indietro della sanità regionale – ha precisato Zingaretti – è una fortuna che abbiamo ripreso una stagione di investimenti e di assunzioni. Senza questo impegno che ha consentito di ricostruire il sistema sanitario regionale, avremmo avuto a che fare con una vera catastrofe. E a proposito di un ritorno alla normalità, sia pur graduale, nel Lazio, Zingaretti, richiamando di nuovo l’invito a non abbassare la guardia, ha detto di essere al lavoro con il vicepresidente Daniele Leodori “per un pacchetto di sostegno alle imprese e alle attività produttive avendo bene chiaro in testa che nessuna azienda deve chiudere e nessuno deve perdere il lavoro. Nessuno sarà lasciato solo, non soltanto dal punto di vista sanitario, ma anche per quanto riguarda la vita lavorativa”.

Parlando del suo stato di salute, una volta archiviata con successo la quarantena a casa dopo la positività al coronavirus, il presidente della Regione Lazio ha detto: “Sto uscendo da una fase un po’ complessa, ma sto bene. Gli scienziati dicono che siamo immuni ma io porto comunque la mascherina intanto per solidarietà, poi per dare un esempio perché bisogna tenere alta la guardia. Infine – ha concluso – la scienza medica conferma lo sviluppo di immunità e anticorpi per chi ha avuto il coronavirus, ma siamo in presenza di un virus non conosciuto e quindi per precauzione è meglio indossare la mascherina. Poi, si sarà più precisi in futuro, soprattutto nella dimensione del rapporto pubblico”. 

 

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