Cdp presenta l’offerta per Autostrade, Atlantia aggiorna il Cda 

Cdp presenta l’offerta per Autostrade, Atlantia aggiorna il Cda 

20. 10. 2020 Off Di admin

AGI – Cdp ha presentato l’offerta con Blackstone e Macquarie per l’acquisto dell’88,06% di Aspi detenuto da Atlantia. Proprio in attesa che il Cda di Cdp mettesse nero su bianco l’offerta per Autostrade, il Cda di Atlantia si era aggiornato a domani.  L’obiettivo di Cdp è quello di proporre ad Atlantia la sottoscrizione, entro il 28 ottobre 2020, di un memorandum of understanding tra tutte le parti che disciplini in dettaglio i principali termini e condizioni dell’operazione. Dalla data di firma del memorandum of understanding, e per circa 10 settimane, Cdp Equity, Blackstone e Macquarie effettueranno la due diligence ad esito della quale potranno rapidamente finalizzare un’offerta finale per l’acquisto della partecipazione in Aspi.

Al riguardo, nell’ottica di continuare proficuamente le discussioni tra le parti, nell’offerta è stata, tra l’altro, rappresentata l’aspettativa degli offerenti che il Consiglio di Amministrazione di Atlantia rinvii l’Assemblea per la scissione già convocata per il 30 ottobre, che sottende un’operazione diversa da quella prospettata. L’operazione prevede anche la sottoscrizione di un term sheet volto a disciplinare i principali termini e condizioni e gli assetti di governance di una società di nuova costituzione partecipata da CdpEquity quale primo azionista, Blackstone e Macquarie, che sarà utilizzata per la realizzazione dell’investimento.

Il fondo Tci sale al 10% di Atlantia

Intanto, il fondo Tci ha aumentato la sua partecipazione nel capitale di Atlantia, portandola oltre la soglia rilevante del 10%. Il fondo guidato da Chris Hohn starebbe consolidando la sua posizione per avere maggiore peso nell’assemblea dei soci del prossimo 30 ottobre, soprattutto nel caso in cui venga ricevuta un’offerta non soddisfacente da parte di Cdp. Tci, in una serie di dichiarazioni, ha considerato accettabile per Aspi un valore rientrante nella forbice tra 11 e 12 miliardi di euro per il 100% del capitale, specificando che in assenza di un processo competitivo e di un’offerta attrattiva sia preferibile la scissione e quotazione di Aspi in Borsa, operazione oggetto di esame proprio dell’assemblea degli azionisti di Atlantia convocata per il 30 ottobre prossimo. Sempre riguardo all’assise di fine mese, c’è poi l’altra questione concernente l’offerta di Cassa che non dovrebbe essere vincolante. Perché venga rinviata o aggiornato l’ordine del giorno sarebbe necessario portare davanti ai soci un’offerta vincolante. 

Polemica politica su Blackstone e Macquarie

Sulle ipotesi di assetto futuro di Autostrade si sono accese polemiche politiche. In particolare, le forze di opposizione hanno sollevato perplessità sulla composizione azionaria di Autostrade che con l’ingresso di Blackstone e Macquarie sarebbe di fatto straniera. “Spero davvero che le notizie che abbiamo letto finora sulla trattativa tra Cdp e Aspi vengano smentite. Sembra confermato infatti che ad acquistare le quote di Aspi siano, in maggioranza, fondi stranieri come Blackstone e Macquarie, molto aggressivi dal punto di vista della gestione. Inoltre vorrei ricordare che dentro Aspi ci sono già soci Allianz e il Silk Road Fund”, ha dichiarato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri. “Stiamo quindi mettendo la nostra principale infrastruttura autostradale nelle mani di fondi americani, australiani, cinesi e tedeschi. Non c’è patto di sindacato che esista, questo assetto non garantirà certo le risorse necessarie per ammodernare e sviluppare la nostra rete. Ma al Governo si stanno accorgendo di quanto sta accadendo?”, si è chiesto il senatore. 

Sulla stessa linea il deputato e responsabile nazionale Infrastrutture della Lega Edoardo Rixi: “La trattativa su Aspi – ha affermato – è in aperta contraddizione con quanto sempre dichiarato dall’esecutivo Pd-M5S che davanti agli italiani hanno sempre sbandierato di voler riportare sotto il controllo pubblico Autostrade, ma nei fatti stanno consegnando nelle mani di fondi esteri il 70% delle quote”.

Sul punto, ieri la ministra delle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli aveva detto che a garanzia di tutta l’operazione c’è Cdp. “Credo che il modello che ha in testa Cdp ovvero da un lato avere partner italiani insieme a partner stranieri che rendono l’operazione più di mercato e dall’altra il fatto che Cdp abbia la governance e quindi la guida della più grande azienda concessionaria del nostro paese” sia una garanzia, ha detto la ministra. 

Intanto gli investitori credono in una soluzione della vicenda e oggi il titolo Atlantia ha chiuso in rialzo del 4,62% a 15,29 euro per azione, miglior titolo del Ftse Mib. 

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