Che ne sarà dei dipendenti del call center di Alitalia? 

Che ne sarà dei dipendenti del call center di Alitalia? 

25. 08. 2021 Off Di admin

AGI – La gestione del servizio clienti di Ita è stata assegnata a Covisian, decisione che getta ombre sul futuro di Almaviva e dei suoi 570 dipendenti. E il comune di Palermo, città dove Almaviva ha sede, e i sindacati chiedono chiarimenti. La società intanto ha indirizzato una richiesta urgente ai ministri Orlando e Giorgetti.

Ita ha individuato la società Covisian quale fornitore del servizio di gestione dell’assistenza clienti, al termine della procedura competitiva avviata nelle scorse settimane. La scelta lascia a terra Almaviva e nella paura della perdita del posto di lavoro i dipendenti del call center che gestiva le prenotazioni per Alitalia.

Ita, si legge in una nota, ritiene “l’area del Customer Center un elemento fondamentale nella relazione con il cliente per la quale è importante assicurare la massima efficienza e sostenibilità. Per questo motivo, nella scelta del fornitore, si è tenuto conto della necessità di erogare tale servizio dall’Italia e della flessibilità nel gestire la curva dei volumi di telefonate in funzione delle esigenze della compagnia da questa fase iniziale di transizione alla fase di piena operatività, il tutto offrendo soluzioni digitali e innovative”.

La società scrive ai ministri Orlando e Giorgetti

“Una convocazione di garanzia in sede istituzionale delle parti interessate, al fine di scongiurare le conseguenze del mancato rispetto della clausola sociale nel cambio appalto per il call center di Ita (Italia Trasporto Aereo), che mette a rischio immediato la continuità occupazionale di centinaia di lavoratori a Palermo e Rende, impegnati da vent’anni sul medesimo servizio assistenza clienti per Alitalia. Perché la tutela del lavoro non può ammettere discontinuità”.

È la richiesta urgente avanzata dalla società Almaviva Contact al ministro delle Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, dopo aver appreso che “Ita, società interamente pubblica, ha assegnato ad altro fornitore la gara per la gestione dei servizi di contact center, sostitutivi di quelli tuttora in capo ad Alitalia, senza applicare la clausola sociale prevista per il settore dei call center in outsourcing che, in base al Ccnl di settore e alla legge, riconosce il diritto alla prosecuzione del rapporto di lavoro con l’eventuale nuovo fornitore delle stesse attivita’”.

La reazione del comune di Palermo

La reazione del comune di Palermo non si è fatta attendere: “Stupisce che Ita, nei comunicati ufficiali per annunciare oggi pomeriggio il nuovo fornitore del servizio per la gestione dell’assistenza clienti, non abbia fatto cenno alle salvaguardie occupazionali previste dalla nostra legislazione”, dichiarano il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessora al Lavoro, Giovanna Marano. “Siamo desiderosi di capire – proseguono – se la professionalità finora garantita dalle centinaia di lavoratrici e lavoratori Almaviva di Palermo venga contrapposta a quella del personale di Alitalia in amministrazione straordinaria. Chiediamo al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di prendere in mano questa grave e delicatissima situazione e gli chiediamo che sia prioritariamente esercitata la clausola di salvaguardia occupazionale”.

Proteste dei sindacati

“Oggi abbiamo appreso che la gestione del servizio clienti di ITA è stata assegnata a Covisian”, dichiarano il segretario generale Slc Cgil Palermo Marcello Cardella e il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo. “Nei comunicati ufficiali della nuova azienda di trasporto – proseguono – purtroppo non si fa nessun riferimento al personale che fino ad aggi, per conto di Almavaviva, ha svolto con grande abnegazione e professionalità questo delicato e importante servizio. Permangono e si rafforzano le nostre preoccupazioni per il futuro dei lavoratori di Palermo. Riteniamo pertanto dirimente l’apertura nei prossimi giorni di un tavolo istituzionale, già opportunamente richiesto dalle segreterie nazionali. Un tavolo che deve dare risposte concrete ai lavoratori garantendo loro una continuità occupazionale. ITA è una azienda pubblica e come tale no puo’ sfuggire all’applicazione delle clausole sociali previste per legge e dal CCNL TLC”.

“Non è concepibile pensare di far disperdere 570 posti di lavoro a Palermo in un momento in cui la crisi sta soffocando il nostro territorio. Si affronti la vertenza Almaviva in un tavolo ministeriale, perché in gioco c’è il futuro di tante famiglie. Non si era mai verificato che una gara di questo tipo venisse gestita con queste modalita’ e che apprendessimo dell’esito sulla stampa. Ciò che preoccupa è che nelle note ufficiali Ita continuiamo a non riscontrare garanzie per il futuro dei lavoratori di Palermo”. Ad affermarlo sono Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani ed Eliana Puma Rsu Almaviva e coordinatrice call center Fistel Cisl Sicilia, dopo aver appreso che la gestione del servizio clienti di Ita, finora gestita da Almaviva Contact è stata assegnata a Covisian.

“Ita inizia nel peggiore dei modi così la sua esistenza. Siamo a fianco di tutti i lavoratori che vivono da troppo tempo l’incertezza sul loro futuro che rende impossibile qualunque progetto di vita a lungo termine. Cio’ che preoccupa è che nelle note ufficiali ITA continuiamo a non riscontrare garanzie per il futuro dei lavoratori di Palermo”. Nel pomeriggio di ieri le segreterie nazionali dei sindacati di categoria di Cgil Cisl Uil, hanno nuovamente sollecitato un tavolo ministeriale.

“Un tavolo che deve dare risposte concrete ai lavoratori garantendo loro una continuità occupazionale. Ita è una azienda pubblica e come tale non puo’ sfuggire all’applicazione delle clausole sociali previste per legge e dal contratto nazionale delle telecomunicazioni. Non si perda altro tempo, i lavoratori di Palermo gestiscono il servizio clienti Alitalia da quando è nato, da ben 20 anni. E oggi, seppure senza alcuna certezza per il loro futuro, continuano a gestire i clienti della vecchia compagnia con professionalita’ e cortesia. Questa citta’ non puo’ permettersi un’ulteriore emorragia occupazionale”. 

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