Con l’impiego del Recovery Fund il Pil italiano potrebbe crescere del 3%
07. 09. 2020AGI – “Le maggiori spese ammonterebbero a oltre 41 miliardi all’anno e potrebbero tradursi in un aumento cumulato del livello del Pil di circa 3 punti percentuali entro il 2025, con un incremento degli occupati di circa 600.000 unità”. È quanto ha affermato il capo del servizio Struttura economica della Banca d’Italia Fabrizio Balassone durante un’audizione alla Camera sul Recovery Fund facendo riferimento a un possibile scenario.
Tuttavia, ha precisato Balassone, “l’incertezza riguardo agli effetti del nuovo strumento europeo sull’economia italiana è dunque al momento molto elevata date le limitate informazioni disponibili sull’ammontare delle risorse che verranno concesse e sul loro utilizzo”.
Ancora: “Una stima puntuale dei benefici finanziari di Next GenerationEU per i paesi dell’Unione europea non è possibile data l’incompletezza dell’informazione sui meccanismi di ripartizione dei trasferimenti e delle risorse da destinare al rimborso del debito dell’Unione. Si può tuttavia affermare con ragionevole certezza che tali benefici potranno essere molto rilevanti per il nostro paese”.
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