La frase di Toti sugli anziani che ha scatenato le proteste sui social

La frase di Toti sugli anziani che ha scatenato le proteste sui social

01. 11. 2020 Off Di admin

AGI – “Cari amici, sta girando un mio tweet su cui vorrei chiarire due concetti e, innanzitutto, chiedere scusa se ha offeso qualcuno poiché non rappresenta minimamente il mio pensiero. La frase è stata estrapolata da un concetto più ampio e mal interpretata a causa del taglio erroneo su Twitter di un mio post. Non a caso su Facebook, dove il testo è stato pubblicato integralmente, le stesse frasi non hanno creato il medesimo scalpore”.

Esordisce così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, dopo la polemica che lo ha travolto a causa di un Tweet relativo alla proposta di misure ad hoc per over 75 in questa emergenza covid.

Il tweet diceva:

“Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate”.

Ma il governatore spiega di esser stato frainteso: “Il concetto è – precisa Toti – bisogna proteggere gli anziani. Il cinico è chi non lo fa. Il fatto che le persone oltre i 75 anni siano in pensione consente loro di proteggersi, senza per questo dover fermare l’economia del Paese. Il 40% dei ricoverati ha oltre 75 anni di età. Oltre il 95% dei deceduti per Covid ha più di 75 anni di età. L’età media dei decessi è di 84 anni. Servono – prosegue il governatore – misure anagrafiche di protezione per queste categorie se vogliamo sconfiggere il virus. A me sembra francamente più immorale un Paese che vieta scuola e sport ai giovani a cui il Covid fa poco, mentre non tuteliamo coloro che invece per il virus rischiano di morire”.

Infine il presidente della Liguria conclude: “Basta demagogia e muoviamoci dove serve, senza distruggere il Paese. Questo è quello che volevo dire e spero che facciate girare il più possibile il mio messaggio di chiarimento, con la stessa velocità con cui si fa un processo sui social”.

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