Bonomi: “Sono arrabbiato, al governo manca una visione strategica”

Bonomi: “Sono arrabbiato, al governo manca una visione strategica”

03. 12. 2020 Off Di admin

Il presidente di Confindustria sferza il governo sul Recovery Plan: “Sono arrabbiato. Abbiamo una grande occasione di fare le riforme che servono, ma l’esecutivo non ascolta” le parti sociali e economiche. Immediata la risposta del ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che annuncia “a brevissimo” l’occasione per un confronto sulle linee da adottare. 

Più volte in gioranta Bonomi ha chiesto al governo un confronto. Prima parlando in videoconferenza all’assemblea generale della sezione umbra dell’associazione degli industriali: “Siamo un Paese che tenta di cogliere la più grande occasione storica per fare riforma, quella del Recovery fund, senza coinvolgere nessuno. Siamo un Paese che non ha metodo”. E sulla a gestione dei fondi del Next generation Eu, Bonomi si è detto “arrabbiato”: “Per decenni questo Paese ha avuto la necessità di riforme e per mille ragioni non siamo riusciti a farle”. “Ora abbiamo una grande occasione di fare le riforme che servono. Ma su questo vorrei una bella discussione, vorrei confrontarmi con il governo, con le parti sociali e i sindacati”.

Poi durante un webinar a conclusione della terza edizione dei Dialoghi italo-francesi per l’Europa, promossa dalle universita’ Luissi Guido Carlo e Sciences Po, dove ha precisato che il dibattito sulla programmazione del Next generation Eu “non vede un coinvolgimento forte delle parti sociali ed economiche del Paese. Non lo ritengo un optional da parte del governo, ma lo ritengo un dovere”.

Durante lo stesso webinar arriva la replica di Gualtieri, anche lui tra gli ospiti: “A brevissimo” ci sarà “l’opportunità di confronto con le forze economiche e sociali intorno alla linee” del Recovery plan italiano che il governo sta mettendo a punto”, ha detto il ministro: “Si caratterizzerà come un piano molto incentrato sul futuro e sui punti su cui far leva non solo per rilanciare la crescita ma per sostenere il potenziale della crescita dell’Italia”. 

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