Cosa si aspettano i mercati per la settimana che si apre lunedì 5

Cosa si aspettano i mercati per la settimana che si apre lunedì 5

04. 09. 2022 Off Di admin

AGI – La prossima settimana inizierà con la chiusura dei mercati Usa domani per la festività del Labor Day. L’evento clou, giovedì, sarà la riunione della Bce. Alla luce delle recenti dichiarazioni e dell’accelerazione, oltre le attese, dell’inflazione nell’Eurozona ad agosto (9,1% dal +8,9% di luglio), l’aspettativa è per un rialzo di 75 punti base di tutti e tre i tassi principali.

Gli operatori cercheranno di valutare dalle parole di Christine Lagarde il grado di preoccupazione dell’istituto per la dinamica inflattiva, in un contesto in cui gli indici anticipatori segnalano comunque un forte rallentamento della crescita nei prossimi mesi.

Antenne drizzate anche per le indicazioni della presidente della Bce su quelle che potrebbero essere le tempistiche del nuovo tema dei prossimi mesi, ovvero la possibilità dell’inizio di una discussione sulla riduzione del bilancio.

Preoccupazione per i prezzi del gas in Europa, dopo che Gazprom, la multinazionale russa del gas controllata da Mosca, ha fermato il flusso del Nord Stream, a causa di una perdita di petrolio, bloccando il previsto riavvio del gasdotto. Ma Siemens Energy smentisce: “Non c’è una ragione tecnica” per lo stop e la Casa Bianca sottolinea che Mosca usa il gas come arma contro l’Europa.

Per il portavoce della Commissione europea Charles Michel si tratta di “cinismo e pretesti fallaci, una mossa che non sorprende”. Sulla stessa linea il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani: “Il ricatto russo è chiaro a tutti. Servono i rigassificatori“. Per la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen bisogna “porre un limite sulle forniture di Mosca”.

Intanto, nell’Ucraina del Sud, ha ripreso a funzionare il reattore cinque della centrale di Zaporizhzhia la cui attività era stata sospesa a causa dell’entrata in funzione dei sistemi d’emergenza scattati a seguito di bombardamenti.

Al momento, esperti dell’Aiea sarebbero ancora all’interno dell’impianto e si paventa l’ipotesi di una loro presenza, limitata e permanente, che consentirebbe di scongiurare, almeno sulla carta, ulteriori attacchi potenzialmente pericolosi nei pressi del sito. Il direttore dell’Aiea Grossi riferirà martedì al Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

domani sarà noto il nome del successore di Boris Johnson alla guida sia del partito conservatore che del governo britannico. Favorita l’attuale ministra degli Esteri, Liz Truss che ha promesso un enorme taglio delle tasse nel caso in cui diventasse la nuova inquilina di Downing Street. Il nuovo capo del governo farà probabilmente il suo esordio alla Camera dei Comuni già mercoledì 7 settembre ed eredita un’economia devastata dall’aumento a due cifre dell’inflazione, scossa da scioperi a ripetizione e con bollette energetiche che aumenteranno dell’80% a ottobre.

Sempre domani è in programma la riunione dell’Opec+ nella quale i produttori discuteranno dell’ipotesi di taglio alla produzione per supportare le quotazioni petrolifere. Probabilmente è ancora presto per una decisione in tal senso, in attesa di conoscere gli sviluppi sulle negoziazioni legate all’accordo sul nucleare iraniano, che potenzialmente potrebbe portare sul mercato un’offerta aggiuntiva di oltre 1 milione di barili al giorno.

Sul fronte macro, negli Usa il dato più importante sarà, martedì, l’indice Ism servizi, dopo un forte calo nell’ultima lettura. Da monitorare anche una serie di dati in arrivo dalla Cina, dove domani avremo il Pmi Caixin servizi, mercoledì la bilancia commerciale ed infine, venerdì, il dato sull’inflazione ad agosto.

Relativamente alle banche centrali, oltre alla riunione Bce, si riuniranno anche gli istituti centrali di Australia (martedi’), Canada e Polonia (mercoledi’), tutti indirizzati sulla strada di una politica monetaria restrittiva. 

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