Dalla guerra alla manovra, il meeting di Rimini ‘bussola’ politica

Dalla guerra alla manovra, il meeting di Rimini ‘bussola’ politica

25. 08. 2023 Off Di admin

AGI – I fondi per la Romagna alluvionata, il binario (stretto) della manovra economica, l’inno costante a famiglia e natalità. Le prove di dialogo tra i partiti sulle riforme istituzionali. Le scintille su migranti e salario minimo, antipasto del prossimo autunno ‘caldo’. Ma anche il consueto ‘esercito’ di oltre 3mila volontari in ‘divisa’ blu che insieme al popolo di don Giussani, ogni mattina, al sole e alla spiaggia preferiscono la penombra delle sale della Fiera per assistere a dibattiti sull’Africa, l’ambiente o l’energia.

‘Capitale della politica’ per sei giorni, sul Meeting di Comunione e liberazione cala il sipario tra gli applausi e i cori al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha richiamato al rispetto delle diversità e al valore dell’amicizia per superare barriere e ostacoli.

Da domani Rimini tornerà terra di ombrelloni e aperitivi, simbolo della Romagna richiamo per i turisti che ha saputo anche rialzarsi dopo i danni causati dall’alluvione. E si lascerà alle spalle gli autobus stipati in marcia dal lungomare – fin dall’ora della prima colazione – verso il centro congressi e le file all’entrata del ‘palazzo di vetro’.

Ottimi numeri per il tradizionale appuntamento che segna la ripresa della politica dopo la pausa estiva: gli organizzatori stimano circa 800mila presenze totali e un’adesione superiore al periodo pre-pandemia. Convegni (400 relatori italiani e stranieri), 16 mostre e altrettanti spettacoli (anche nel teatro Galli) hanno scandito la settimana ciellina.

Presente alla kermesse buona parte del governo con i due vicepremier, una carrellata di ministri, sottosegretari e parlamentari, la presidente della Corte Costituzionale. “Sarà una Legge di bilancio complicata. Non si potrà fare tutto. Dovremo intervenire a favore dei redditi medio bassi e promuovere la crescita”, proprio dalla rassegna romagnola il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, fissa i paletti anticipando l’assalto alla diligenza.

Parole che, dopo giorni, tengono ancora banco nel dibattito tra le forze politiche perché segnano il perimetro stretto tra risorse limitate e vincoli Ue stringenti in cui dovrà racchiudersi la manovra economica. Sostegno ai redditi medio bassi – con la conferma del taglio al cuneo fiscale – interventi a sostegno delle famiglie numerose per contrastare la denatalità, misure per la crescita e a difesa delle pensioni: sono i fronti su cui dal palco del Meeting è iniziato il confronto all’interno del centrodestra e con l’opposizione in attesa del vertice a Palazzo Chigi di lunedì 4 settembre tra i capigruppo della maggioranza e la premier Giorgia Meloni.

Molti i richiami all’Unione europea, vero ‘convitato di pietra’ della kermesse, tra questioni interne con gli avvertimenti del ministro Fitto (“Senza un accordo sul nuovo modello di Patto di stabilita’, l’Italia rischia”) e i dossier internazionali con le sferzate di ‘don’ Matteo Zuppi, presidente della Cei (“L’Europa non fa abbastanza per la pace in Ucraina).

‘Star’ per un giorno non sono stati solo i politici ma anche rappresentanti della società civile e dell’associazionismo. Per molti partecipanti alla kermesse romagnola seguire un convegno è un momento cui dedicare una religiosa attenzione. All’ora di cena sul bus verso l’albergo Flavio, 35 anni, segue il video di un dibattito sull’accoglienza. Ha perso i primi 20 minuti della mattinata. Due giorni al Meeting poi il ritorno a Manchester, dove abita.

“È troppo interessante, questa esperienza ti fa vedere la vita in modo diverso e ti dà qualcosa in più”, racconta sorridendo. ‘Succursale’ estiva del Parlamento o studio televisivo, il Meeting (talvolta) vede l’amicizia cedere terreno agli scontri politico-dialettici. Proprio sui fondi per la ricostruzione si è consumato l’ennesimo botta e risposta tra Pd e governo. “Non si fa propaganda sull’alluvione”, è stato l’affondo di Tajani rivolto al presidente della Regione Emilia Romagna.

“Le famiglie non hanno ancora ricevuto un euro, venga con me a parlare con gli alluvionati”, la replica di Bonaccini. E non mancano le polemiche che catalizzano l’attenzione dei media. Bufera sul ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida (“I poveri mangiano meglio dei ricchi”) con il Pd che non fa sconti (“ma dove vive?”). Molti tuttavia i momenti di riflessione e confronto.

Tutti attorno a un tavolo per ragionare sulle riforme istituzionali con distinguo ma anche possibili punti di convergenza: il dialogo tanto voluto dagli organizzatori non è mancato al Meeting – terza Camera per una sera – nel tradizionale incontro annuale (giovedì) dedicato all’Intergruppo parlamentare per la sussidiarietà con capigruppo ed esponenti delle forze di maggioranza e opposizione.

Autonomia differenziata e premierato hanno tenuto banco per oltre un’ora di dibattito. L’applausometro del popolo ciellino segna il record quando si spinge il bottone legato alle politiche per la famiglia. “La sfida sulla natalità è la più importante”, e sono partiti i battimani per il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, anche lui ospite del Meeting. Tra gli stand, il 26enne Sergio, volontario da tre anni, soccorre una mamma con il passeggino che si è ‘persa’ tra i blocchi della Fiera. “Qui ogni anno trovo sempre qualcosa che non so esattamente definire”, spiega. In attesa di capirlo, di certo troverà, il prossimo anno e sempre sul finire dell’estate, una maglietta blu e un ‘popolo’ ad attenderlo. 

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