I sindacati promuovono il Dl Agosto ma chiedono un confronto​

I sindacati promuovono il Dl Agosto ma chiedono un confronto​

08. 08. 2020 Off Di admin

(AGI) – Sindacati soddisfatti per le misure annunciate nel Dl Agosto anche se attendono di leggere il testo. E chiedono comunque un confronto con il governo sull’utilizzo delle risorse del Recovery Fund, tant’è vero che resta confermata la manifestazione del 18 settembre. Da parte sua, il governo rivendica la validità degli interventi varati ieri. Il giorno dopo il Consiglio dei Ministri che ha varato il Dl Agosto, l’esecutivo, sottolinea il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in un lungo post su Facebook, “ha dato prova di coesione” nell’approvare il provvedimento e sta impostando una “strategia di lunga durata”, con “più soldi a sanità, scuola ed enti locali”, rivedendo le scadenze fiscali e ampliando il supporto all’occupazione. Per la prossima fase, Gualtieri ricorda che sarà necessario “un orientamento delle misure “nella direzione della crescita, dell’occupazione e di una maggiore selettivita’ degli interventi” pur facendo “ogni sforzo” per non lasciare indietro nessuno. La prossima tappa, ha spiegato, sarà “il piano di investimenti e riforme connesso al programma Next Generation Eu”, per far uscire “con l’impegno di tutti”, l’Italia dalla crisi “più forte e più coesa”. “Sostegno alle imprese e ai settori economici piu’ colpiti dal virus. Difesa dei lavoratori e delle famiglie. Aiuti importanti agli enti locali e alla scuola. Un taglio delle tasse per il rilancio del Paese. Con il decreto Agosto ancora misure concrete per far ripartire l’Italia”, ha invece sottolineato la ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone. 

I sindacati approvano le misure ma chiedono un maggiore coinvolgimento

Il mondo sindacale ha accolto con favore alcuni dei provvedimenti contenuti nel provvedimento, mentre su altri sospende il giudizio alla lettura del provvedimento. “Esprimeremo un giudizio completo una volta visti i testi definitivi del decreto uscito dal Cdm, ma sicuramente vanno nella direzione da noi rivendicata l’allungamento della cassa integrazione, la proroga del blocco licenziamenti, l’allungamento di Naspi e Discoll e la proroga di parte delle indennita’, in particolare ai lavoratori piu’ colpiti come quelli del turismo e dello spettacolo”, ha commentato a caldo la Cgil. “Ora rivendichiamo – aggiunge il sindacato guidato da Maurizio Landini – che il governo, nel rispetto degli impegni assunti negli Stati Generali, apra un confronto preventivo con Cgil Cisl e Uil per decidere le priorità e le strategie sugli investimenti pubblici e privati per una ripresa solida e di qualità, definire le politiche di sviluppo dei settori più colpiti, la riforma degli ammortizzatori e il superamento della precarietà, la riforma fiscale e le misure di contrasto all’evasione, interventi e politiche di sviluppo per il Mezzogiorno”. 

Anche dalla Cisl la segretaria Anna Maria Furlan chiede più investimenti e una maggior propensione al confronto. “Vanno bene la decontribuzione e la fiscalità di vantaggio per sostenere le imprese al Sud” ma la tempo stesso “occorre far ripartire il Paese attraverso investimenti nelle infrastrutture, nella digitalizzazione, nello sblocco dei cantieri e nel settore sanitario, colpito dai tagli delle stagioni passate”, ha spiegato. Per Furlan non si può essere completamente soddisfatti dello stop dei licenziamenti fino a novembre, che “è un passo avanti”, ma in ogni caso, ha precisato “resta confermata la nostra manifestazione del 18 settembre”.
“Allo stato sembra che non sia passata la logica del licenziamento libero, in virtù del riferimento alle 18 settimane di Cig” osserva invece il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. “Per noi – spiega – restano fermi due punti: bisogna assicurare protezioni e tutele a tutti i lavoratori che rischiano di perdere l’occupazione e bisogna che siano garantiti i rinnovi dei contratti, per tutti, nel pubblico e nel privato”. “Ribadiamo al Governo – prosegue – la richiesta di aprire un vero confronto per definire, in materia di lavoro e crescita”. 

Quadro in chiaroscuro anche da parte delle associazioni di categoria

Se Confedilizia non esita a parlare di “giudizio negativo” e di assenza di “misure rilevanti per il settore immobiliare”, Federalberghi invece “apprezza le misure” ma rimarca come restino “problemi da affrontare”. Nel dettaglio, spiega, “risulta invece incompleta la manovra sul fronte delle imprese alberghiere. Va integrata con la massima urgenza la misura destinata alle localita’ orfane dei turisti stranieri”. Anche  Federalimentare e Filiera Italia, che si concentrano sul bonus da 600 milioni a sostegno del comparto dell’alimentare made in Italy, parlano di “buon segnale” ma invitano a “fare di più”. A due facce infine il giudizio di Confcommercio, che per bocca del presidente Carlo Sangalli loda alcune misure “come la proroga degli ammortizzatori sociali e la moratoria sui mutui e prestiti” ma di fronte a una “crisi profonda” chiede “una risposta piu’ forte per sostenere settori a rischio chiusura del terziario su tre fronti: recuperare con urgenza le iniziative per rilanciare i consumi come i bonus non previsti dal decreto, rafforzare i contributi a fondo perduto ed estendere le moratorie fiscali anche per la riapertura dei termini del saldo del primo acconto delle imposte sui redditi”.

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