I titoli tecnologici affondano Wall Street, bruciati 1.000 miliardi in una settimana

I titoli tecnologici affondano Wall Street, bruciati 1.000 miliardi in una settimana

08. 09. 2020 Off Di admin

AGI – Giornata ‘nera’ per Wall Street che archivia un’altra sessione – la terza consecutiva – in profondo rosso, con i titoli tecnologici in forte fibrillazione.

Dopo aver aperto negativa, la Borsa di New York ha proseguito la seduta in profondo rosso ma in finale, il Nasdaq ha sprofondato riportando un calo di oltre il 4%.

Il Dow Jones ha invece lasciato sul terreno il 2,25% mentre lo S&P il 2,78%.

L’andamento di Wall Street ha durante la giornata influenzato anche le piazze europee che, già deluse dal pesante dato sul Pil dell’Eurozona nel II trimestre, hanno chiuso in ribasso. 

Molto penalizzato l’hi tech: in testa Tesla che riportando il -21,06% registra anche la sua peggiore performance giornaliera. Sulla società di Elon Minsk pesa l’esclusione dal paniere S&P 500 ma anche altri fattori. 

La caduta dei colossi

Facebook, Amazon.com, Apple, Tesla, Microsoft, Alphabet e Netflix hanno perso collettivamente più di 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato dal 2 settembre.

 Le azioni Apple sono scese di quasi il 5%, Facebook di oltre il 4% e così pure l’app per videoconferenze Zoom.

Ma se Tesla riporta queste impressionanti perdite, ciò dipende anche dalla notizia che General Motors ha acquisito una quota dell’11%, del valore di 2 miliardi di dollari, nel produttore statunitense di camion elettrici Nikola. Il titolo Nikola si è impennato di oltre il 39%, General Motors ha archiviato la seduta in rialzo del 7,93%. 

Gli analisti sostengono che il mercato abbia reagito poco, e in ritardo, all’intervento del presidente della Fed Jerome Powell che venerdì scorso ha lasciato intendere che la banca centrale americana è propensa a lasciare i tassi bassi ancora per diverso tempo.

Ma c’è da dire che per consolidare la sensazione che la ripresa economica sia davvero decollata, c’è attesa di conoscere i prossimi dati che arrivano dal mercato del lavoro. Giovedì quindi potrebbe anche verificarsi un’inversione di tendenza, qualora le richieste di sussidi settimanali dovessero segnare un calo più consistente.

Last but not least, gli occhi degli investitori sono puntati anche sul direttivo della Bce, previsto anch’esso per dopodomani: nessuna decisione è attesa, si attendono piuttosto indicazioni su come l’Eurotower intenda muoversi nel prossimo futuro.

Ciò non avrebbe ricadute dirette per quanto riguarda i mercati americani, ma di sicuro darebbero un quadro più definito e meno incerto della situazione, alla luce anche dell’evolversi della pandemia.

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