Italia maglia nera per crescita. Ma Bruxelles sarà clemente

Italia maglia nera per crescita. Ma Bruxelles sarà clemente

07. 11. 2019 Off Di admin

Italia ‘maglia nera’ d’Europa per crescita nel 2020 e nel 2021, nessun segnale “significativo” di ripresa dell’economia, peggioramento della dinamica del debito anche a causa delle due misure bandiera del governo giallo-verde, reddito di cittadinanza e Quota 100′, confermate dall’attuale esecutivo. Il quadro sull’Italia che emerge dalle previsioni di autunno delle Commissione europea è fosco. Tuttavia, “il clima è cambiato”, dice Pierre Moscovici, e Bruxelles non intende aprire una procedura per violazione della regola del debito nei confronti del nostro paese: la manovra del governo non sarà respinta.

Il titolo delle previsioni della Commissione dedicato all’Italia è già un programma: “L’Italia combatte per uscire dalla depressione e dalla bassa crescita”, si legge nel documento Ue. E infatti il Paese “non mostra ancora segnali di una ripresa significativa”. Quest’anno la crescita sarà praticamente nulla (0,1%), l’anno prossimo sarà solo dello 0,4%, con stime riviste al ribasso rispetto all previsioni precedenti e in confronto alle aspettative del governo che indicano un Pil allo 0,5%. Ma soprattutto, sottolinea Bruxelles, sull’Italia continua a pesare l’aumento del debito, che anzichè collocarsi su una traiettoria discendente come chiede la Ue, salirà quest’anno al 136,2% del Pil, continuerà a crescere anche l’anno prossimo al 136,8% fino a schizzare al 137,4% nel 2021.

Male anche il disavanzo strutturale, quello che la Commissione utilizza come parametro di riferimento per le sue valutazione sui bilanci dei Paesi: nel 2020 l’Italia dovrebbe ridurlo dello 0,6% del Pil, ma Bruxelles stima un peggioramento dello 0,3%, con un aumento del deficit strutturale al 2,5%. Il governo italiano aveva indicato un peggioramento del deficit strutturale dello 0,2%. La Ue inoltre vede un “deterioramento” del mercato del lavoro, rileva un aumento della Cassa integrazione e avverte che il calo della produttività potrebbe indurre i datori di lavoro a tagliare i posti di lavoro o a ricorrere a contratti di corta durata. Il tasso di disoccupazione dovrebbe restare stabile al 10%.

Malgrado lo scenario cupo, la manovra del governo non avrà problemi a passare l’esame di Bruxelles previsto per il 20 novembre. La Commissione promuoverà la legge di bilancio dell’Italia, dice il commissario Ue, Pierre Moscovici. “Ora c’è un dialogo con l’Italia, non c’è lo stesso clima di scontro” dell’anno scorso con il governo giallo-verde, dice.

B​ruxelles, “non aprirà una procedura contro l’Italia, il bilancio del governo non sarà respinto”. Un avviso però arriva dall’altro commissario responsabile delle materie economiche, Valdis Dombrovskis. “Chiedo a tutti i paesi Ue con alti livelli di debito di perseguire politiche di bilancio prudenti e di mettere i loro livelli di debito su un percorso discendente”, dice il commissario lettone riferendosi chiaramente all’Italia. Bruxelles sarà clemente, ma la richiesta di ridurre il debito rimane.

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