La Bce lascia i tassi invariati (per ora)

La Bce lascia i tassi invariati (per ora)

29. 10. 2020 Off Di admin

AGI – La Bce ha lasciato i tassi d’interesse invariati ma ha aperto a un nuovo allentamento monetario a dicembre, segnalando che i rischi per l’economia sono al ribasso e l’intenzione di ricalibrare i propri strumenti dopo che saranno rese note le nuove stime macro sull’andamento dell’Eurozona. La seconda ondata della pandemia si è abbattuta sulla ripresa e i lockdown imposti in molti Paesi hanno di fatto reso obsolete tutte le precedenti previsioni. E non c’è tempo da perdere.

“Nell’attuale contesto in cui i rischi sono chiaramente orientati al ribasso, il Consiglio direttivo valuterà con attenzione le informazioni più recenti, inclusi la dinamica della pandemia, le prospettive per la disponibilità di un vaccino e l’andamento del tasso di cambio”, si legge nel comuncato diffuso al termine della riunione del comitato direttivo. Si tratta di capire con esattezza come e quanto in profondità la pandemia colpirà il tessuto economico.

L’obiettivo di sostenere la ripresa

“Il nuovo esercizio delle proiezioni macroeconomiche degli esperti dell’Eurosistema a dicembre”, spiega l’Eurotower, “consentirà un riesame approfondito delle prospettive economiche e del quadro complessivo dei rischi. Sulla base di questo riesame aggiornato, il Consiglio direttivo ricalibrerà i suoi strumenti, ove opportuno, al fine di rispondere all’evolvere della situazione e di assicurare che le condizioni di finanziamento restino favorevoli per sostenere la ripresa economica e contrastare l’impatto negativo della pandemia sul profilo previsto per l’inflazione. Questo agevolerà una stabile convergenza dell’inflazione verso il livello perseguito, in linea con il suo impegno alla simmetria”.

Insomma, per il momento prevale una preoccupata attesa per poi agire a dicembre sulla base delle previsioni aggiornate.

Il ‘refi’, tasso di rifinanziamento principale, resta fermo allo 0%, quello sui prestiti marginali allo 0,25% e quello sui depositi a -0,50%. Quanto al Pepp, il programma di acquisti pandemico, è confermato a 1.350 miliardi di euro. Ma dalla lettura del comunicato appare evidente che a Francoforte sono pienamente consapevoli che quella cifra rischia di non bastare più.

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