La Bce rialza i tassi. Eurozona in recessione dal 2023

La Bce rialza i tassi. Eurozona in recessione dal 2023

16. 12. 2022 Off Di admin

AGI – La Bce rialza i tassi di interesse di 50 punti base, annuncia una probabile recessione dell’Eurozona il prossimo anno e avvia il Quantitative Tightening (QT) a partire da marzo. I toni da falco della presidente Christine Lagarde e le previsioni di crescita al ribasso spaventano i mercati mentre la partenza del QT a marzo con un importo superiore al minimo ipotizzato (15 vs 10 miliardi di euro) ha contribuito a riportare lo spread sopra i 200pb.

Aumento dei tassi di 50 punti base

Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso di aumentare di 50 punti base i tre tassi d’interesse di riferimento. Di conseguenza, spiega la banca centrale in un comunicato, “il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale e i tassi di interesse sulla linea di rifinanziamento marginale e sulla linea di deposito saranno aumentati rispettivamente al 2,50%, 2,75% e 2,00% a partire dal 21 dicembre 2022”. Il Consiglio ritiene che “i tassi di interesse debbano ancora aumentare in misura significativa a un ritmo costante per raggiungere livelli sufficientemente restrittivi da assicurare un ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine“.

Da marzo al via il quantitative tightening

A partire dagli inizi di marzo 2023, il portafoglio del Programma di acquisto di attività (App) sarà ridotto a un ritmo misurato e prevedibile, in quanto l’Eurosistema reinvestirà solo in parte il capitale rimborsato sui titoli in scadenza. Il ritmo di tale riduzione sarà pari in media a 15 miliardi di euro al mese sino alla fine del secondo trimestre del 2023 e verrà poi determinato nel corso del tempo, spiega la Bce. Per quanto riguarda il Pepp, la Bce “intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza” del programma Pandemic emergency purchase programme “nel quadro del programma almeno sino alla fine del 2024”. Lo comunica l’Eurotower aggiungendo che “la futura riduzione del portafoglio del Pepp sara’ gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria”.

Future decisioni sui tassi dipenderanno dai dati

“Le future decisioni sui tassi ufficiali del Consiglio direttivo continueranno a dipendere dai dati e seguiranno un approccio riunione per riunione”, ha evidenziato la Bce.

Le previsioni macro

L’Eurotower ha alzato la stima dell’inflazione nell’Eurozona rivedendo significativamente al ribasso il Pil nel 2023. Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di alzare i tassi di interesse e prevede di aumentarli ulteriormente “in misura significativa”, poiché “l’inflazione rimane decisamente troppo elevata e si prevede che rimanga al di sopra dell’obiettivo per troppo tempo”, spiega la banca centrale. In un contesto di “eccezionale incertezza”, il personale dell’Eurosistema ha notevolmente rivisto al rialzo le proprie proiezioni sull’inflazione. La Bce ora vede l’inflazione media raggiungere l’8,4% nel 2022 prima di scendere al 6,3% nel 2023, con un’inflazione che dovrebbe diminuire notevolmente nel corso dell’anno. L’inflazione dovrebbe quindi raggiungere una media del 3,4% nel 2024 e del 2,3% nel 2025. L’inflazione al netto di energia e cibo dovrebbe essere in media del 3,9% nel 2022 e salire al 4,2% nel 2023, prima di scendere al 2,8% nel 2024 e al 2,4% nel 2025. Sul fronte della crescita, le proiezioni degli esperti dell’Eurosistema” vedono ora l’economia in crescita del 3,4% nel 2022, dello 0,5% nel 2023, dell’1,9% nel 2024 e dell’1,8% nel 2025″

Lagarde, altri rialzi di 50 punti per un certo periodo

“Sulla base dei dati attuali, sono attesi altri rialzi di 50 punti base per un certo periodo di tempo”, ha affermato la presidente, Christine Lagarde, nel corso della conferenza stampa.

La recessione dovrebbe essere breve

“In base alle ultime proiezioni dell’Eurosistema una recessione sarebbe relativamente breve e poco profonda”, ha spiegato Lagarde aggiungendo che la crescita nel 2023 dovrebbe essere contenuta e rivista al ribasso rispetto alla precedenti proiezioni. “In questo e nel prossimo trimestre l’economia dell’Eurozona potrebbe subire una contrazione dovuta alla crisi energetica e all’elevata incertezza”, ha evidenziato. La presidente ha svelato poi come nel direttivo vi sia stata una diversita’ di vedute sulle tattiche da perseguire per riportare l’inflazione al 2%. C’e’ stato un accordo sulla strategia da seguire e sugli strumenti da utilizzare per riportare l’inflazione al 2% mentre differenze ci sono state sulle tattiche. Infine un messaggio al governo sul Mes. La Bce, ha dichiarato, si attende che il Parlamento italiano ratifichi a breve la riforma del Fondo salva stati. “Dopo il via libera da parte della Corte Costituzionale tedesca, solo l’Italia non ha approvato il programma e ci auguriamo lo faccia a breve”, ha concluso. 

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