La norvegese Equinor si ritira dalla partnership con Rosneft

La norvegese Equinor si ritira dalla partnership con Rosneft

28. 02. 2022 Off Di admin

AGI – Il colosso energetico norvegese Equinor cesserà i suoi investimenti in Russia e si ritirerà dalle sue joint venture nel Paese, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Mosca.

Controllata al 67% dallo stato norvegese, Equinor aveva alla fine del 2021 un patrimonio di 1,2 miliardi di dollari in Russia, legata ad una partnership con il gruppo petrolifero Rosneft dal 2012.

“Nella situazione attuale, consideriamo la nostra posizione insostenibile”, ha affermato l’amministratore delegato della società norvegese, Anders Opedal, in un comunicato stampa. “Cesseremo tutti i nuovi investimenti nelle nostre operazioni russe e inizieremo il processo di uscita dalle nostre joint venture in modo coerente con i nostri valori”, ha aggiunto. 

Ieri, la major britannica BP ha annunciato che si sarebbe ritirata da Rosneft in cui detiene il 19,75%.

La compagnia norvegese produce circa 25.000 barili di petrolio equivalente al giorno in Russia, una frazione della sua produzione totale che si aggira intorno ai 2 milioni di barili al giorno.

“Siamo tutti profondamente turbati dall’invasione dell’Ucraina, che rappresenta una terribile battuta d’arresto per il mondo, e pensiamo a tutti coloro che stanno soffrendo a causa dell’operazione militare”, ha affermato Opedal.

La Norvegia non è membro dell’Unione Europea ma ha applicato le stesse sanzioni dell’Ue contro la Russia dall’inizio della crisi in Ucraina. Ieri il governo norvegese ha anche annunciato che il fondo sovrano del Paese si sarebbe completamente disimpegnato dalla Russia, dove alla fine del 2021 aveva 2,5 miliardi di euro in azioni e obbligazioni.

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