Lunedì in Cdm il nuovo decreto Covid, le Regioni per “un cambio di passo”

Lunedì in Cdm il nuovo decreto Covid, le Regioni per “un cambio di passo”

20. 02. 2021 Off Di admin

AGI –  La Presidenza del Consiglio dei ministri ha comunicato in una nota che il prossimo “Consiglio dei ministri è convocato in data 22 febbraio 2021, alle ore 09,30 a Palazzo Chigi”.

I temi che verrano presi in esame sono “Decreto-Legge, Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 (Presidenza -Salute); Leggi Regionali. Esame, ai sensi dell’articolo 127 della Costituzione, di leggi regionali; Varie ed eventuali’. 

Regioni unite per un cambio di passo nella gestione dell’emergenza Covid. Ad affermarlo è il presidente Stefano Bonaccini al termine della odierna Conferenza delle Regioni. “Lavoro comune e intesa – dichiara Bonaccini – fra tutte le Regioni che nelle prossime ore presenteranno al governo una piattaforma di proposte in vista del prossimo Dpcm, nella convinzione che occorra un deciso cambio di passo nella campagna vaccinale e per la ripresa economica. Anche per questo abbiamo chiesto al Governo un incontro urgente”.

E prosegue: “La priorità adesso – ha proseguito Bonaccini – è la campagna vaccinale. Sta andando a rilento. E questo non per disguidi organizzativi, per carenza di personale o indisponibilità della popolazione. Il problema e’ nell’approvvigionamento. Per questo chiediamo al Governo di intraprendere ogni sforzo per reperire più dosi. Le Regioni sono a disposizione nelle forme e nei modi utili e possibili, a partire dal coinvolgimento diretto di aziende e filiere nazionali”.

“È poi necessaria – ha proseguito Bonaccini – anche una verifica sul personale che occorrerà coinvolgere e stiamo già collaborando attivamente con il Governo per arrivare ad un accordo quadro con i medici di medicina generale”

“Oggi abbiamo affrontato tutte le questioni che riguardano la revisione dell’attuale sistema di regole che definisce l’entrata e l’uscita dalle diverse zone. È necessaria una revisione e una semplificazione con la contestuale revisione dei criteri e dei parametri di classificazione“.

 “Serve un respiro più lungo e un’analisi approfondita dei luoghi e delle attività – ha osservato – anche in base ai dati di rischio già accertati. Non solo. Occorre che le misure siano conosciute con congruo anticipo e tempestività dai cittadini e dalle imprese”.

Tutte le Regioni, ha proseguito, “hanno poi richiesto che per i provvedimenti che introducono restrizioni particolari per singoli territori si attivino anche contestualmente gli indennizzi per le categorie coinvolte. E a questo scopo – ha concluso Bonaccini – è anche necessario che i provvedimenti restrittivi regionali siano adottati con l’intesa del ministro della Salute”.

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