Meloni nel primo Cdm dopo la pausa estiva: “Intendo andare a Caivano”  

Meloni nel primo Cdm dopo la pausa estiva: “Intendo andare a Caivano”  

28. 08. 2023 Off Di admin

AGI – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intende recarsi a Caivano, accogliendo l’invito di don Maurizio Patriciello, dopo gli abusi di gruppo su due cuginette. Lo ha detto la stessa premier, secondo quanto si apprende, durante la riunione del Consiglio dei ministri, la prima dopo la pausa estiva. 

“L’obiettivo del governo è bonificare l’area: per la criminalità non esistono zone franche”, ha detto il premier, secondo le stessi fonti. “Intendo accogliere l’invito di don Patriciello a recarmi sul posto, la mia non sarà una semplice visita, offriremo sicurezza alla popolazione”, ha aggiunto. “Il centro sportivo deve essere ripristinato e reso funzionante il prima possibile”, ha concluso. 

La legge di Bilancio

“Il Ministro Giorgetti farà il punto e traccerà il quadro complessivo entro il quale ci muoviamo e ci muoveremo. Io intendo limitarmi ad alcune riflessioni e indicazioni. La prossima legge di bilancio dovrà essere, come è stata quella dello scorso anno, seria, per supportare la crescita, aiutare le fasce più deboli, dare slancio a chi produce e mettere soldi in tasca a famiglie e imprese“, ha spiegato poi Meloni.

“La seconda riflessione generale che voglio fare sulla legge di bilancio è che condivido la richiesta del Ministro Giorgetti di invitare ogni Ministero a verificare nel dettaglio le risorse attualmente spese, i capitoli di spesa, le misure attualmente finanziate. Lo dico perché sprechi e inefficienze devono essere tagliati e le poche risorse che abbiamo devono essere spese al meglio, perché questo è un governo politico e i governi sono politici se scelgono e si assumono le loro responsabilità”, ha continuato.  

“Quello che vi chiedo di fare non è una semplice spending review o un elenco di voci da tagliare, è importante ma sarebbe riduttivo chiedervelo, ma di far tornare il più possibile la politica. Perché non intendiamo amministrare il presente e perpetuare semplicemente quello che è già tutto in essere, ma imprimere quel cambiamento che ci è stato chiesto“, ha aggiunto Meloni rivolgendosi ai ministri.

“Se ci sono misure che non condividiamo politicamente, quelle misure non vanno più finanziate e le risorse recuperate utilizzate per gli interventi che sono nel nostro programma. E per costruire una manovra incentrata sulle famiglie, sulla lotta alla denatalità e sui sostegni alle fasce deboli. È un lavoro complesso, lo so, me ne rendo conto, ma dobbiamo avere il coraggio di farlo perché è da qui che parte la svolta”, ha concluso la premier

“È un governo che è stato scelto dagli italiani anche per fare scelte di rottura con il passato per cambiare direzione e rompere quello status quo che abbiamo ereditato. Per fare tutto questo – ha proseguito Meloni – è necessario capire come oggi si spendono le risorse, verificare per cosa, e scegliere di dirottare le risorse ora spese su capitoli e misure che non condividiamo e utilizzarle per fare quello che ci hanno chiesto i cittadini”.

La questione migranti

“I dati dicono che c’è un forte aumento” dei flussi migratori “rispetto all’anno precedente anche se, leggendo attentamente questi numeri, si assiste a un rallentamento dell’aumento dei flussi. La direzione intrapresa dal governo è quella giusta: accordi con i Paesi del Nord Africa, di partenza e transito dei flussi, ma è necessario aggiungere a questa direzione di marcia un più, stringere le maglie, dare segnali chiari ai trafficanti e serve un coordinamento maggiore tra noi nell’attività di contrasto ai flussi illegali di migranti”.  

“Nell’insieme – ha sottolineato Meloni – facciamo tanto, ma è essenziale che ciascun ministro che ha competenza in materia sia al corrente reale sul lavoro che svolge il suo collega per evitare duplicazioni, dispersione di risorse, ma anche che il nostro interlocutore di turno si rivolga a più d’uno di noi, sollecitando i medesimi interventi, senza poi dare conto dell’utilizzo degli aiuti che riceve”.

Per questo, gia’ alla fine di questo Consiglio dei Ministri, “è convocata una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (CISR), che ben si presta a essere la sede di questo raccordo. E da oggi è convocato permanentemente, composto da tutti i ministri competenti. Il nostro obiettivo è affrontare il problema in maniera pragmatica, con decisioni rapide e coordinate. Dobbiamo poi continuare a lavorare per dare piena attuazione al decreto Cutro, in particolare per quello che riguarda i rimpatri degli immigrati clandestini e bisogna stabilire quali sono ulteriori provvedimenti normativi per contrastare l’immigrazione illegale e la tratta di esseri umani, e le conseguenze in termini di sicurezza pubblica dell’immigrazione irregolare”.

“Superbonus la più grande truffa ai danni dello Stato”

“Stiamo pagando in maniera pesante il disastro del Superbonus 110% e invito il ministro dell’Economia Giorgetti a illustrarci tra poco i numeri di questa tragedia contabile che pesa sulle spalle di tutti gli italiani”, ha detto inoltre Meloni durante la riunione, “vi anticipo alcuni numeri: nel complesso dei bonus edilizi introdotti dal governo Conte 2, compreso il bonus facciate, i documenti dell’Agenzia dell’Entrate ci dicono esserci più di 12 miliardi di irregolarita’”.

“Alla faccia di chi accusa il centrodestra di essere ‘amico’ di evasori e truffatori – ha aggiunto -. Grazie a norme scritte malissimo si è consentita la più grande truffa ai danni dello Stato. Noi dobbiamo occuparci di coloro che, per queste norme, ora rischiano di trovarsi per strada”.

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