Meloni presenta la manovra “frutto di scelte politiche”

Meloni presenta la manovra “frutto di scelte politiche”

22. 11. 2022 Off Di admin

AGI – “Sono molto soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto: primo perché abbiamo scritto questa legge di bilancio che non si limita a un lavoro ragionieristico ma fa delle scelte politiche. La presentiamo in appena un mese, è una manovra che ricalca e racconta di una visione politica“.

Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa sulla manovra economica del governo di cui si dice “molto soddisfatta”.

“L’approccio che abbiamo avuto è come quello di un bilancio familiare, quando mancano le risorse non sei lì a preoccuparti per il consenso ma su cosa sia giusto fare”, osserva. “Si fanno delle scelte e si assume la responsabilità delle scelte”, aggiunge. “È una manovra figlia di scelte politiche”, dice. “È una manovra coraggiosa che scommette sul futuro”.

“Le due grandi priorità sono la crescita e la giustizia sociale, cioè l’attenzione alle famiglie e alle categorie più fragili”. Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la conferenza stampa sulla manovra economica del governo. 

Nella legge di bilancio “ci sono misure di un miliardo e mezzo” per le famiglie ed è stato deciso il rinvio “dell’applicazione della ‘sugar tax’ e della ‘plastic tax’, che quindi non entreranno in vigore nel 2023”.

Come cambia il reddito di cittadinanza

“Avremmo avuto bisogno di più tempo” ma intanto “si stabilisce che si continua ad aiutare chi non è in condizione di lavorare“, ma per gli ‘occupabili’ il sussidio viene abolito nel 2024 e l’anno prossimo sarà possibile ottenerlo solo per otto mesi, dice il premier parlando delle modifiche sul reddito di cittadinanza.

“Vogliamo trasformare l’assistenza in lavoro, vogliamo accompagnare queste scelte”, aggiunge ricordando come già ci siano forze politiche che invocano la piazza. “Ma c’è gente che prende” il sussidio da tre anni, lo Stato deve aiutare queste persone “trovando un posto di lavoro”, osserva il premier. “Ci sarà l’obbligo di rimanere in Italia” rimarca il presidente del Consiglio parlando dei percettori del sussidio.

Perché è saltato il taglio dell’Iva su pane e latte

Avevamo pensato di azzerare l’Iva su pane e latte, non l’abbiamo fatto perché la misura si sarebbe spalmata anche su chi non ne aveva bisogno” ma “abbiamo in mente di selezionare con decreto alcuni alimenti e utilizzare 500 milioni per abbassare il prezzo di questi prodotti per gli incapienti attraverso la rete dei Comuni”.

 “Lanceremo un appello a produttori e distributori perche’ aderiscano a questa iniziativa. Racconteremo chi in un momento di difficoltà ha dato una mano a calmierare i prezzi”, osserva.

Tre tasse piatte

“La manovra presta molta attenzione al tessuto produttivo, alle imprese, all’incentivo al lavoro. Ci sono tre tasse piatte: una per i redditi incrementali per le partite Iva sul maggior utile, per una soglia massima di 40 mila euro. C’è l’aumento della tassa piatta per gli autonomi fino a 85 mila euro e per i lavoratori dipendenti e c’è una tassa piatta che arriva al 5% per i premi di produttività fino a 3mila euro”. 

L’intervento sulle pensioni

La manovra in materia pensionistica interviene “sullo scalone pensionistico che sarebbe scattato dal 1 gennaio, senza un intervento dal 1 gennaio sarebbe scattata la pensione a 67 anni”: si potrà andare in pensione “a 62 anni con 41 di contributi, ma con dei paletti di buon senso. Chi decide di entrare in questa finestra, fino a maturazione dei requisiti, non potrà avere una pensione fino a cinque volte la minima” dice Meloni.

Inoltre, ha aggiunto Meloni, “abbiamo deciso di rivalutare le pensioni minime del 120%, l’aumento maggiore in rapporto all’inflazione lo avranno le pensioni più basse. Man mano che la pensione aumenta, l’aumento diminuisce”. Meloni ha confermato che “sarà prorogata l’Ape sociale e opzione donna”.

Tetto al contante a 5mila euro

In manovra è “confermato a 5 mila euro l’uso al tetto del contante, al di sotto della media europea”, inoltre, aggiunge, “viene introdotta un norma di contrasto alla concorrenza sleale degli esercizi ‘apri e chiudi’. E’ una misura di buon senso perché commercianti e imprenditori devono essere difesi dall’abusivismo e dalla concorrennza sleale”. 

Non ci sono bonus né condoni

“Non ci sono bonus” o condoni, “considero importante che si sia aperto il varco” con delle scelte politiche che caratterizzano la legge di bilancio, “sono molto fiera” di queste misure ha detto Meloni. Il presidente del Consiglio ha rimarcato “il clima che si respirava in Consiglio dei ministri”. “Di fronte ad una manovra che concede poco alle piccole questioni io non ho visto egoismi”, osserva il presidente del Consiglio. “Crediamo e speriamo che la legge di bilancio possa essere migliorata” in Parlamento e che le forze politiche “dimostrino la stessa serietà” dimostrata dal Consiglio dei ministri, conclude.

Sull’energia serve una soluzione Ue

“Il tetto europeo sul prezzo del gas è fondamentale. C’è chi chiede lo scostamento di bilancio, quel che va fatto si farà, ma dare 30 mld alla speculazione non mi rende felice: è un pozzo senza fondo se non troviamo una soluzione europea. La proposta della commissione la considero un passo avanti, ci sarà un Consiglio europeo a metà dicembre e speriamo che si possa trovare una soluzione”.

Articoli nella stessa categoria: