Via libera di Cassa Depositi e Prestiti all’offerta per la rete di Tim

Via libera di Cassa Depositi e Prestiti all’offerta per la rete di Tim

05. 03. 2023 Off Di admin

AGI – Il dossier Tim si arricchisce di un ulteriore elemento dopo la mossa del fondo Kkr: è arrivato infatti l’ok di Cpd, insieme a Macquarie, all’offerta su NetCo. “Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti – recita una nota diffusa dopo la riunione – ha dato il via libera alla presentazione di un’offerta non vincolante da parte di Cdp Equity, congiuntamente a Asset Management, per l’acquisto della costituenda NetCo di Tim, che ricomprenderà la rete infrastrutturale e la partecipazione in Sparkle”. Il termine di validità dell’offerta “è fissato al 31 marzo 2023”, si aggiunge.

Si tratterebbe di un’offerta per una quota di Netco, valutata complessivamente circa 20 miliardi di euro, ma migliorativa per Tim rispetto a quella del fondo Usa. Avrebbe infatti una componente di cassa maggiore (fino a 10 miliardi di cash, 8 miliardi di debito più un earn-out da 2 miliardi): questo, oltre a un deconsolidamento del debito per Tim, porterebbe, anche ad avere più liquidità.

Il 2 febbraio scorso anche il fondo Kkr ha presentato un’offerta non vincolante per l’acquisto di una partecipazione di una newco in cui far confluire Netco, la società di Tim che contiene la rete fissa, le attività di FiberCop e il ‘gioiellino’ Sparkle. La proposta che inizialmente aveva come scadenza il 28 febbraio, adesso, su richiesta del governo, ha come deadline il prossimo 24 marzo.

Kkr già nel novembre del 2021 aveva manifestato interesse per Tim con un’offerta per rilevare l’intero gruppo. Un interesse che fu rispedito al mittente, mentre adesso l’offerta non vincolante è arrivata per una quota di Netco, valutata complessivamente circa 20 miliardi di euro. La proposta è stata “apprezzata” dal cda di Tim che ha chiesto però che sia “migliorata”, dando tempo fino al prossimo 31 marzo per farlo.

Tradotto, la rete viene valutata di più dal board di Tim e su questo fronte si farà sentire la voce di Vivendi. Il colosso francese dei media è il primo azionista di Tim con circa il 24% del capitale (un pacchetto che pesa tantissimo in ogni passaggio assembleare) e ha già fatto trapelare di ritenere che la cifra ‘congrua’ per Netco sia di 31 miliardi di euro. Proprio per tenersi le mani libere in questa trattativa, Vivendi ha ritirato i propri rappresentanti nel cda di Tim, a partire dal proprio amministratore delegato, Arnaud de Puyfontaine

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