Conte chiede scusa per i ritardi. Pd e M5s lo blindano

Conte chiede scusa per i ritardi. Pd e M5s lo blindano

01. 05. 2020 Off Di admin

Il Movimento 5 stelle e il Partito democratico ‘blindano’ Giuseppe Conte dagli attacchi di Matteo Renzi, tornato a ‘picconare’ Palazzo Chigi dopo la breve pausa per l’emergenza coronavirus. All’indomani del nuovo ultimatum del leader di Italia viva al presidente del Consiglio, i due più grandi partiti di maggioranza scendono in campo a difesa del premier, che in un messaggio su Facebook si “scusa” con i cittadini per i ritardi negli aiuti e finanziamenti, in una giornata in cui arriva anche il nuovo appello di Sergio Mattarella, inviato in occasione del Festa del lavoro, affinché le istituzioni collaborino lealmente a superare l’epidemia di coronavirus e guardare con speranza alla Fase 2 e al ritorno alla normalità.

L’appello di Fico: “Viene prima il Paese”

Un freno a ogni instabilità della maggioranza giunge dal presidente della Camera, Roberto Fico. “Viene prima il Paese”, dice, invitando le forze di maggioranza e opposizione a “lavorare anche nelle differenze ma in modo assolutamente responsabile”. Conte è insostituibile, scandisce il vicesegretario dem Andrea Orlando: l’unica alternativa al governo in carica “è il voto”.

Mentre il M5s ribadisce il suo “sostegno” al capo dell’esecutivo, con il capo politico Vito Crimi e l’outsider Alessandro Di Battista che attaccano duramente il leader di Italia viva. Il senatore di Rignano sull’Arno è accusato di “populismo e schizofrenia” da Crimi mentre Di Battista chiede che venga “disinnescato una volta per tutte”. Ed è così che le tensioni in serata si placano con Renzi che dice di “vedere segnali incoraggianti”.

“Il presidente del Consiglio si è reso conto che le cose non vanno sulla liquidità”, dice. Più volte nel corso della giornata aveva ribadito le critiche alla prudenza del premier sulle riaperture, alla “comunicazione istituzionale della paura” e al “terrorismo dei dati” mentre i ricoverati in terapia intensiva sono “inferiori a 1700”, rinnovando, quindi, l’aut aut a Conte, cui spetta la scelta tra “politica e populismo”.

Nel suo messaggio ai cittadini, in vista della Fase 2, il premier assicura che il governo chiederà “intransigenza” nell’applicazione dei protocolli di sicurezza nei luoghi di lavoro, “messi a dura prova” dal virus. “Non farò finta di non sentire i vostri consigli, le vostre sollecitazioni, la vostra rabbia, la vostra angoscia. Non cadono nel vuoto, non sono parole al vento. Sono piuttosto il vento che spinge piu’ forte l’azione del governo”, aggiunge, rivolgendosi, anche direttamente, ad alcuni cittadini che gli hanno scritto e aprendo alla possibilità che in base alla curva dei contagi in alcune zone d’Italia si possa “riaprire prima”.

Il caso Basentini

Intanto, l’opposizione festeggia le dimissioni annunciate dal capo del dipartimento amministrazione penitenziaria, Francesco Basentini, che ha gestito la fase delle rivolte in carcere all’inizio dell’epidemia da coronavirus e quella delle recenti scarcerazioni di boss. Anche se a Lega e Fratelli d’Italia non bastano, e chiedono che siano seguite da quelle del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

“Troviamo totalmente pretestuose e senza senso le accuse dell’opposizione – replicano i deputati M5s della commissione Giustizia – che, in queste ore, sta chiedendo le dimissioni di Bonafede: respingiamo questa propaganda di bassa lega contro un ministro che sta facendo moltissimo per la giustizia italiana”.

La Lega sospende la protesta in Aula

La Lega, nel frattempo, ha sospeso l’occupazione delle Aule di Camera e Senato, forma di protesta avviata mercoledì al termine dei lavori parlamentari, per la mancata chiarezza del governo sulla ‘Fase 2’.

La decisione è stata presa per i “timidi segnali positivi” arrivati dall’esecutivo (e rispetto dei lavoratori dei due Palazzi) anche se c’è molto scetticismo sulla possibilità di reale collaborazione con il governo, mai realmente decollata. Lo stesso scetticismo che, almeno a parole, Salvini esprime a chi gli chiede una valutazione sulla durata del governo: “Io penso che alla fine non dureranno tantissimo perché anche ieri in Parlamento hanno detto cose diverse, è come se hai tre persone su una macchina e vogliono andare uno a destra, uno a sinistra e uno fermarsi all’autogrill, è chiaro che dopo un po’ che litigano la macchina si ferma”.

Dal canto suo, Forza Italia torna a smentire la possibilità di fare da ‘stampella’ a Conte. “Forza Italia non andrà mai in soccorso del peggior governo della Repubblica, che si sta dimostrando totalmente inadeguato ad affrontare la terribile emergenza del coronavirus”, scrivono le due capigruppo, Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini.

“Mistificare il nostro senso di responsabilità nell’esclusivo interesse del Paese, interpretandolo come la disponibilità al sostegno politico ad un governo che continua protervamente ad ignorare i reali bisogni di un Italia che soffre, è un insulto alla nostra storia e ai nostri valori”.

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