Conte ha escluso aumento dell’Iva e patrimoniale

Conte ha escluso aumento dell’Iva e patrimoniale

03. 10. 2019 Off Di admin

Il fisco sarà più equo, non ci sarà l’aumento dell’Iva, che avrebbe pesato per 542 euro su ogni famiglia, ed è esclusa ogni patrimoniale. Ma soprattutto questo è il momento della “fiducia e del coraggio”, perché nonostante la congiuntura sfavorevole “l’Italia “è solida e resiliente”. Sono alcuni dei punti del discorso del premier Giuseppe Conte, durante l’assemblea generale di Assolombarda, che suonano bene alle orecchie degli imprenditori presenti, in primis al ‘padrone di casa’ Carlo Bonomi e al presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.

In sala, in prima fila c’è anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, accolto da lunghi applausi. Il premier rivendica che grazie allo stop all’aumento dell’Iva sono stati salvati 542 euro a famiglia. “Abbiamo sterilizzato completamente le clausole di salvaguardia per evitare l’incremento dell’imposta – ha spiegato – . Qualcuno considera questa una misura scontata” ma non lo era e “vorrei invitarvi a considerare che questo aumento avrebbe gravato su ogni famiglia italiana per 542. La sterilizzazione invece ha un impatto positivo dello 0,3% sulla crescita stimata nel 2020”.

Inoltre far scattare le clausole avrebbe costituito un “enorme ostacolo alla crescita dei consumi e alla possibilità di rilancio del Paese”. Per evitare questo abbiamo “reperito risorse alternative, tra queste vi è sicuramente la dote ricavata dalla riduzione dello spread” ha spiegato il premier.

“Sui dazi faremo tutto per limitare i danni”

L’altro messaggio fondamentale che il presidente Conte vuole sia ben chiaro è che si sta lavorando a una riforma fiscale perché si arrivi a “un fisco più equo, più efficiente”. “L’obiettivo – precisa – non è aumentare il carico fiscale, è diminuirlo. Questo serve per assecondare la crescita economica di cui abbiamo bisogno”. Dal premier rassicurazioni anche sui dazi. “La guerra dei dazi ci sta mettendo a dura prova, sta mettendo a dura prova il comparto manifatturiero in particolare” ha detto Conte promettendo: “faremo di tutto per poter limitare i danni, anche lavorando all’interno dell’Unione europea per una prospettiva eventualmente poi compensativa”.

Per Conte “Vinceremo la sfida se agiremo come una collettività unita da forti valori comuni e non come una sommatoria di interessi particolari”. E qui lancia un messaggio chiaro ai partiti: “L’azione politica non deve essere una lotta per l’appropriazione, con colorazione partitica, di risorse nell’immediato ma un progetto riformatore pienamente condiviso anche per il futuro”.

Infine, rivolgendosi alla platea di imprenditori, la promessa che la politica non sarà più ‘rigida’ e autoreferenziale come spesso accaduto in passato, ma saprà ascoltare le istanze di tutto il mondo produttivo. “Questo Governo vuole voltare pagina. Le porte di Palazzo Chigi e di tutti i ministeri sono aperte: lavoriamo fianco a fianco, con fiducia e coraggio, per imprimere una vera svolta all’Italia”. “Abbiamo molte sfide davanti a noi – conclude – corriamo, cresciamo, vinciamole tutti insieme”.

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