Conto alla rovescia per la conferenza Italia – Africa. I focus del vertice

Conto alla rovescia per la conferenza Italia – Africa. I focus del vertice

27. 01. 2024 Off Di admin

AGI – Conto alla rovescia per la conferenza internazionale Italia-Africa. Domani il presidente della Repubblica, Mattarella, riceverà al Quirinale i capi delegazione, poi il giorno dopo inizieranno i lavori al Senato che termineranno a tarda sera.

 

Oltre 25 i Capi di Stato e di governo delle Nazioni africane, le principali organizzazioni internazionali, a partire dall’Onu, le istituzioni finanziarie, in primis Fmi, e le banche multilaterali di sviluppo, saranno a Roma per discutere del futuro del Continente. Ma nella Capitale approderanno anche i rappresentanti dell’Unione europea, dalla presidente della Commissione Ue von der Leyen alla presidente dell’Europarlamento Metsola e al presidente del Consiglio Michel. La visita dei tre presidenti delle istituzioni Ue viene considerata nel governo come un segnale importante della volontà di Bruxelles di fare da sponda al piano Mattei che il presidente del Consiglio Meloni illustrerà a palazzo Madama. Nella convinzione che quella del piano è una sfida che non interessa solo l’Italia, ma l’Europa e tutta la comunità internazionale.

 

È stata la stessa premier ad annunciare una settimana fa – al suo fianco la presidente della Commissione Ue – la presenza di von der Leyen, un altro segnale del feeling che si è instaurato da tempo, a partire proprio dal tema dei migranti. Il dossier sarà al centro della campagna elettorale, la conferenza internazionale tra l’altro si terrà proprio alla vigilia della riunione del Consiglio europeo straordinario che affronterà il nodo della revisione del bilancio Ue per il periodo 2021-2027. A dicembre il premier ungherese Orban ha posto il veto sullo stanziamento di 50 miliardi per l’Ucraina, si cercherà un’intesa complessiva che tenga conto, su input italiano, anche delle risorse destinate all’immigrazione.

 

L’Italia si candida a essere un ponte tra l’Europa e l’Africa, con l’obiettivo di arrivare a un approccio ‘globalè e ‘non-predatorio’ nei confronti del Continente africano. 

La giornata di lunedì sarà aperta, dopo la foto di famiglia, dal saluto istituzionale del presidente del Senato, La Russa, e proseguirà quindi con la sessione plenaria in cui sono programmati gli interventi della premier Meloni, del vicepremier e ministro degli Esteri Tajani, del presidente dell’Unione Africana, Assoumani, del presidente della Commissione dell’Unione Africana, Faki, del presidente del Parlamento Europeo, Metsola, del presidente del Consiglio Europeo, Michel, del presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, del vice segretario Generale delle Nazioni Unite Mohammed.

 

Cinque le sessioni di lavoro. La prima, incentrata su ‘Cooperazione in campo economico e infrastrutturalè, prevede gli interventi introduttivi del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Salvini, del responsabile dell’Economia Giorgetti, del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Urso. La seconda è sulla ‘Sicurezza alimentarè: interverrà il vicepremier e ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Tajani, e il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Lollobrigida. La terza sessione è sulla ‘Sicurezza e transizione energeticà con la partecipazione del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Pichetto Fratin.
Si parlerà poi di ‘Formazione professionale e culturà, con gli interventi del ministro dell’Istruzione e del merito, Valditara, del ministro dell’Università e della Ricerca, Bernini, del ministro della Cultura, Sangiuliano.

 

Infine i lavori saranno chiusi dalla sessione su ‘Migrazioni, mobilità e questioni di sicurezza’ con gli interventi del ministro dell’Interno, Piantedosi e del ministro della Difesa Crosetto. E dalla conferenza stampa finale.

 

Le direttrici di intervento del piano Mattei sono istruzione/formazione; sanità; acqua e igiene; agricoltura; energia; infrastrutture. L’obiettivo del governo è coinvolgere nel Piano tutto il ‘Sistema Italia’, a partire dalle realtà che a vario titolo si occupano e si stanno occupando di Africa (il sistema delle aziende partecipate dallo Stato in primis).

A febbraio si svolgerà la prima cabina di Regia prevista dal decreto che istituisce la governance del Piano, che è stato convertito dal Parlamento, e allo stesso tempo inizieranno le missioni della struttura del Piano Mattei in Africa. Tra l’altro, con il summit Italia-Africa il Governo lancia domani il suo anno di presidenza del G7

 

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