Corsa al banco dei pegni, le richieste di prestito salgono del 30%

Corsa al banco dei pegni, le richieste di prestito salgono del 30%

08. 05. 2020 Off Di admin

Salgono del 30% le richieste di credito al Monte dei Pegni. Rispetto al periodo pre-Covid 19, in tutta la penisola gli italiani corrono a impegnare gioielli di famiglia, oro e beni di valore in modo da assicurarsi un po’ di contanti, garantiti. Il dato viene fornito da Affide, che conferma la notevole affluenza di questi giorni agli sportelli e fa sapere che proprio per questo motivo ha esteso gli orari di apertura, così come erano previsti nei tempi pre-Covid 19. In Italia si rivolgono ogni anno al credito su stima circa 300.000 persone all’anno, per circa 800 milioni di affidamenti.

In Italia usano in media questo servizio tra le 270.000 e le 300.000 persone ogni anno, per un giro d’affari complessivo di circa 800 milioni di euro affidamenti (dati Assopegno 2020) e un taglio medio del prestito di circa 1.000 euro secondo quanto dichiarato da Affide. Il 95% dei beni dati in pegno viene riscattato, mentre il 5% finisce all’asta. Il credito su stima permette di ricevere un finanziamento offrendo come unica garanzia un prezioso o un gioiello, che resta di proprietà di chi lo impegna e che viene solo custodito dalla società di credito su stima. Al termine del periodo concordato, il proprietario del bene può scegliere se riscattare il suo bene, prolungare il finanziamento o mandare il bene all’asta.

Secondo i dati di una ricerca Doxa-Affide, il 69% degli italiani conosce questo servizio e vi si rivolgerebbero 8 connazionali su 10 in caso di necessità o imprevisti. Tra i motivi principali per cui le persone lo sceglierebbero figura: l’esigenza di affrontare spese inattese o impreviste (64%), pagare rette scolastiche o universitarie per sè stessi o per i propri figli (28%), esaudire un desiderio (23%), ristrutturare o pagare l’anticipo di una casa (17%), dare il via ad una nuova attività o lavoro (15%).

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