Def, arriva il via libera dell’Ufficio Parlamentare di bilancio alle previsioni del governo
21. 04. 2021AGI – L’Upb ha “validato positivamente” il quadro macroeconomico programmatico, dopo aver validato positivamente anche le previsioni macroeconomiche tendenziali. Lo ha affermato Giuseppe Pisauro, il presidente dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, in audizione sul Def presso le commissioni Bilancio di Camera e Senato. Le previsioni del Mef per il periodo 2021-2024, ha spiegato, sono “coerenti, seppur con qualche modesto disallineamento con quelle del panel, sebbene a fronte dei fortissimi elementi di incertezza ascrivibili alla pandemia” e “i rischi sono prevalentemente orientati al ribasso sia nel breve che nel medio-lungo termine”.
“Nel triennio 2022-24 – ha spiegato Pisauro – nello scenario Upb la traiettoria del rapporto tra debito e Pil avrebbe un andamento superiore a quello dello scenario Def, con una differenza che raggiunge quasi 3 punti percentuali in più nel 2024 quando il rapporto tra debito e Pil risulterebbe del 155,5 per cento“.
Il rischio delle garanzie pubbliche
“L’accumulo di garanzie pubbliche può rappresentare un rischio per la sostenibilità delle finanze pubbliche”, ha poi avvisato il presidente dell’Upb spiegando che “le misure per assicurare la liquidità delle imprese durante la crisi Covid-19 hanno significativamente aumentato lo stock di garanzie complessivamente concesse alle imprese dalle Amministrazioni pubbliche”. Fra il 2019 e il 2020, “lo stock complessivo è passato da 85,8 a 215,5 miliardi (dal 4,8 al 13,0 per cento del Pil) e l’incremento dovuto agli interventi legati alla emergenza sanitaria è stato pari a 117,7 miliardi (7,1 per cento del Pil)”. In caso di escussione della garanzia, “le Amministrazioni pubbliche sono infatti tenute al rimborso del capitale residuo oggetto di garanzia. Sarà importante nei prossimi anni monitorare l’andamento di questi importi e soprattutto dei valori delle perdite attese sottostanti le previsioni indicate nel Def, che dovrebbero avere una separata indicazione”, ha concluso.
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