Election Day, la serata conclusiva della campagna elettorale  

Election Day, la serata conclusiva della campagna elettorale  

18. 09. 2020 Off Di admin

AGI – Domenica e lunedì si vota in sette regioni e per il referendum sul taglio dei parlamentari. I big sono scesi in piazza per i comizi finali o hanno parlato a programmi televisivi e telegiornali. Le posizioni finali prima dell’appuntamento elettorale dei principali leader di partito.

Zingaretti: “Pd pilastro contro le destre”

“È una partita molto difficile, ma sono contento che siamo gli unici presenti ovunque e a livello locale siamo il pilastro di una possibile alleanza di alternativa alle destre. È un problema rispetto alle politiche nazionali ma è l’unica certezza per chi si oppone alle destre e mi dispiace per chi non l’ha capito”. Lo ha detto Nicola Zingaretti al Tg di La7 nella serata di chiusura della campagna per le elezioni regionali. “La battaglia è aperta, apertissima” ha proseguito il segretario del Pd che ha confermato la richiesta di un voto per i candidati che possono sconfiggere le destre. 

Zingaretti ha poi aggiunto: “Altro che subalternità, noi siamo saldi perché abbiamo ricollocato l’Italia in Europa”. E afferma di non avere rimpianti. “È stato fatto davvero tutto: candidature eccellenti e una campagna elettorale veramente pancia a terra, fatta con le persone e con i toni giusti, che parlano di lavoro, crescita, sviluppo e di futuro per il nostro Paese”.

Il leader democratico ha anche ricordato che alle spalle della campagna elettorale ci sono stati “trecento giorni di impegno per salvare l’Italia”. “Quello di cui si discute poco è che la strada indicata dalla destra italiana in questi giorni era fallimentare – ha aggiunto -: picconare l’Europa, isolare l’Italia, mentre noi abbiamo lavorato per conquistare oltre 300 miliardi di euro per il lavoro, per le imprese, per il commercio, per gli artigiani, per ricostruire quello che vogliono gli italiani, cioè una speranza”.

Salvini: “C’è voglia di cambiamento ma la sinistra cerca solo nemici”

“Noi portiamo in piazza proposte, idee e futuro: il rammarico e’ che la sinistra parli solo di passato e cerchi nemici e avversari”. Queste invece le parole del leader della Lega Matteo Salvini, a margine di una visita alla Cooperativa Sipario, che si occupa di persone con disabilità. “Non ci sono nemici, c’è la Toscana da rimettere al centro – ha aggiunto Salvini – fatemi dire che sono orgoglioso ed emozionato perché sento una gran bella voglia di cambiamento, quindi per me è successo a prescindere da come vadano a finire le elezioni”.

E ancora: “Sarà un voto molto concreto sulla sanità, sulla tassa rifiuti. L’ideologia lascia lo spazio alla concretezza. La Regione si occupa di infrastrutture, ospedali, non c’entra nulla con il governo. Fino a due mesi fa la Toscana non era in discussione, il fatto che le piazze oggi fossero piene vuol dire che la partita e’ aperta. Io invito ad andare a votare perche’ dopo mesi di distanza, anche il diritto di voto e’ un segnale di speranza”.

Matteo Salvini non crede che le inchieste giudiziarie possano influenzare le elezioni regionali di domenica. “Alle europee del 2019 i giudici e i media non facevano altro che parlare dei presunti soldi dalla Russia. Queste cose non influenzarono” il voto degli italiani e i consensi alla Lega. Poi sul referendum “”Ho votato sì quattro volte in Parlamento. Invito a votare sì la quinta volta”. Matteo Salvini al tg7 invita gli italiani “ad andare a votare” e a votare sì al referendum sulla riforma costituzionale.

Di Maio: “Voto disgiunto non leale verso candidati”

“Agli elettori non bisogna dire cosa fare e parlare oggi di voto disgiunto o voto utile significherebbe non essere leale ai nostri candidati presidente nelle regioni. Detto ciò, io avrei gestito diversamente queste regionali, perche’ se al governo prendiamo un indirizzo, anche a livello regionale bisogna orientare le politiche territoriali a quelle nazionali”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (M5S), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.

Io penso che i 5 Stelle abbiano bisogno di radicarsi sul territorio, non sono di quelli che dice ‘torniamo alle origini’, che significherebbe solo essere più destrutturati. Noi dobbiamo invece radicarci sul territorio, abbiamo bisogno di darci una struttura e una leadership forte. E a livello territoriale dobbiamo lavorare insieme (al PD, n.d.r.) per spendere i soldi del ricovery fund su progetti che dureranno oltre 20 anni”. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (M5S), ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7. “Sulla lealta’ del centrodestra – ha proseguito – ci sarebbe molto da dire, visto che Salvini ha fatto cadere il governo [Conte 1]. Non parlo da un anno con Salvini, perche’ e’ caduta la fiducia che avevamo”.

Si Rousseau precisa: “Naturalmente non è vero che sono moroso, c’è tempo fino a fine settembre per versare la rata del taglio dello stipendio che ci autoimponiamo noi 5 Stelle. Rousseau è una piattaforma digitale e le regole di ingaggio con il Movimento le conosco bene perché c’ero quando le abbiamo scritte. Ma le regole cambieranno in base alle esigenze del Movimento, perché il primato sta alla politica e gli strumenti si devono adeguare. Non lo dico contro Davide [Casaleggio], è sempre stato cosi”.

Giorgia Meloni:  “Mattarella dovrà riflettere”

“Penso che la vittoria alle Regionali sia già un segnale sufficiente: non so in quale altra lingua gli italiani dovrebbero dire che stanno da un’altra parte”. Lo ha detto Giorgia Meloni rispondendo ai giornalisti che le chiedevano se l’esito delle Regionali favorevole al centrodestra possa essere un segnale al governo più forte della vittoria del no al referendum. “Vediamo il responso lunedì, ma penso che se ci fosse una vittoria schiacciante del centrodestra una valutazione sarebbe possibile”. Lo ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni a margine del comizio di chiusura del centrodestra a Firenze, rispondendo a chi le chiedeva, in caso di vittoria schiacciante del centrodestra, il suo parere sulla tenuta del governo.

“Aspettiamo lunedì per vedere quale sarà la geografia delle Regioni ma si rischia magari di avere tre Regioni governate dal centrosinistra e 17 dal centrodestra: si vuole arrivare a 20 a zero?. Però la democrazia, se valesse qualcosa, avrebbe dato un segnale molto evidente”. “Non cambiamo posizione per ragioni tattiche: voteremo sì al referendum, ma se vince il no va considerato come un voto contro il governo: non prendiamoci in giro”, ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia. 

Meloni ha poi aggiunto che “il taglio dei parlamentari è ampiamente richiesto dai cittadini”, ma anche di essere consapevole che “il no comincia ad avere una diffusione”. Di conseguenza, “l’eventuale vittoria del si’ sarebbe una vittoria di merito del provvedimento e non della compagine di governo, visto che è sostenuto trasversalmente dai partiti di maggioranza e opposizione. Se invece il no dovesse travolgere anche i partiti che dall’opposizione hanno dato un’indicazione diversa – ha concluso Meloni – sarebbe chiarissimo il segnale contro il governo”.

Berlusconi: “Vinceremo in tutta italia

“Un saluto, un abbraccio a Susanna, ad Antonio, se questa terribile malattia me lo avesse permesso sarei lì con voi. Questa è una campagna elettorale che porterà, ne sono sicuro, per la prima volta nella storia, a governare la Toscana, una roccaforte rossa. Susanna Ceccardi ha dimostrato di avere una grande capacità. Questa nostra coalizione, fortemente unita, cara Giorgia, caro Matteo, caro Antonio, lunedì vincerà in tutta Italia, non solo in Toscana”.

Così Silvio Berlusconi, in collegamento telefonico con la piazza in cui si sta concludendo la campagna elettorale di Susanna Ceccardi, candidata di centrodestra alla presidenza della Regione Toscana.

“Lunedì gli italiani avranno scritto un’altra pagina importante delle regioni e dei comuni – ha aggiunto Berlusconi – il centrodestra e la maggioranza naturale del nostro Paese, sapranno come farlo ripartire. Lasciatemi lanciare un appello a coloro che sono tentati di non andare a votare: avete un grande dovere, il voto e’ l’unica arma per il cambiamento. Non dobbiamo sprecare questa occasione. Forza Susanna, forza Toscana, forza centrodestra e, naturalmente, Forza Italia”.

 

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