I numeri della Maker Faire (e alcune cose notevoli viste)  

I numeri della Maker Faire (e alcune cose notevoli viste)  

14. 12. 2020 Off Di admin

AGI – Sono i numeri a raccontare come è andata l’ottava edizione in versione digitale della “Maker Faire Rome – The European Edition”, l’evento europeo più importante dedicato all’innovazione, organizzato da Camera di Commercio di Roma attraverso la sua Azienda speciale Innova Camera. Un lungo viaggio con due conduttori d’eccezione: Rudy Zerbi e Diletta Parlangeli.

Nelle giornate della manifestazione sono state 27 le ore di diretta televisiva del canale Main, 105 il picco delle dirette in contemporanea per un totale di 2.435 ore di dirette tra stand, talk e webinar.  Oltre 600mila le pagine visualizzate e 311 gli stand virtuali ricchi di idee, prototipi e progetti innovativi.

Più di 100mila utenti unici hanno seguito gli appuntamenti del palinsesto televisivo che sono stati trasmessi in streaming e hanno spaziato dall’agritech al foodtech, dal digital manufacturing alla robotica, dall’intelligenza artificiale alla mobilità, dall’economia circolare alla salute, dall’IoT al recycling fino alla data science, allo sportech e alla moda, oltre alle sezioni dedicate di Maker Art e Maker Music che hanno esplorato l’intersezione tra arti, musica, scienza e tecnologia.

“Era importante esserci e ci siamo stati – ha precisato in una nota il Presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti – di questo sono davvero orgoglioso. Anche questa edizione di Maker Faire Rome, la prima in formato digitale, è stata un successo e questo grazie soprattutto all’impegno e alla passione di tutti. Ci siamo rivolti alla tecnologia per risolvere un problema inatteso, quello dello stop agli eventi in presenza, e abbiamo trovato proprio nella rete digitale quegli strumenti per far sì che la manifestazione si svolgesse in modalità diverse ma rispettando l’anima della Maker Faire ovvero quella della condivisione di idee e progetti per un futuro migliore”.

“Come in presenza, anche online – ha aggiunto – si è magicamente ricreato un ecosistema virtuoso tra maker, scuole, università, centri di ricerca e migliaia di appassionati all’insegna dell’innovazione alla portata di tutti. Ringrazio tutti i partner, pubblici e privati, che ci hanno sostenuto senza esitazione, rendendo possibile la realizzazione della Maker Faire Rome anche in questo travagliato 2020”.

L’Opening Conference

Un titolo impegnativo quello della conferenza  d’apertura, tutta online, del giovedì, presentata da Riccardo Luna: “Re:Make the World, together”. Un lungo appuntamento che si è aperto con le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e si è chiusa con quelle del ministro della ricerca e dell’università, Gaetano Manfredi. Un viaggio tra Stati Uniti e Africa, Francia e Gran Bretagna per raccontare le ultime nes sulla robotica, sull’intelligenza artificiale, sulla sostenibilità ambientale e l’economia circolare, sulla scuola e la sanità, sullo sport e il design. Con alcuni partner fondamentali come Eni, Sanofi, Acea, Terna, Unicredit. 

Make to Care by Sanofi  

Una delle iniziative più meritorie della fiera è organizzata dal programma dell’azienda farmaceutica, finalizzato a facilitare la realizzazione e la diffusione di soluzioni utili per le  persone costrette a convivere con disabilità. 

I vincitori quest’anno sono la app CapisciAMe, del giovane ingegnere messinese Davide Mulfari, neo-dottorato presso l’Università di Pisa, e una Sedia Intelligente, progettata da Dario Dongo, avvocato e giornalista genovese, presidente di Égalité Onlus.

“CapisciAMe è una app che aiuta le persone con disartria, un disturbo del linguaggio spesso associato a tetraparesi e altre tipologie di disturbi degenerativi. Sedia Intelligente è una carrozzina leggera e gestibile con una sola mano, confortevole e ammortizzata. Inoltre, con semplici manovre si trasforma in un ‘triciclo elettrico’. 

Le luci di Roma by Acea

Particolarmente fascinosa e attesa da molti partecipanti è stata “Romebylight”, promosso dall’azienda capitolina, che nasce dalla volontà in vista delle prossime festività natalizie di valorizzare le luminarie natalizie di una delle vie più importanti della Capitale: via del Corso.

I due eventi di contorno

Se la cerimonia d’apertura ha rappresentato il banchetto principale, la mattina e il pomeriggio di giovedì hanno regalato ricchi antipasti per chi aveva fame di conoscenza. Protagonisti due eventi entrati da alcuni anni nelle agende di chi vuole comprendere meglio il ruolo dei big data nella contemporaneità, grazie al Data Driven Innovation, e l’evoluzione della robotica e delle macchine intelligenti, grazie ai panel organizzati da I-RIM 3D.

La lotta al Covid

Una delle testimonianze più forti è stata quella Cristian Fracassi, founder di Isinnova, l’ingegnere che ha trasformato una maschera da sub in un respiratore anti covid.  “Dopo una lezione di due ore abbiamo provato a convertire il boccaio, realizzando quella abbiamo chiamato valvola Charlotte”.

Un nome non casuale ma che Cristian rivela aver scelto in onore della moglie, Carlotta, “un regalo per lei visto che in quel periodo tornavo poco a casa. Gli affetti sono importantissimi, non avrei fatto nulla senza i ragazzi con cui ho lavorato. C’era il rischio di ammalarsi, abbiamo visitato ospedali e reparti Covid, non è stato facile”. Successivamente Cristian ha raccontato di aver deciso di divulgare il suo progetto al mondo in modo che fosse adottato ovunque. “Oggi ci sono 150mila maschere di questo tipo in tutto il mondo, 15mila in Italia e il 90% all’estero”

Il supercomputer

Un progetto che sta avendo un impatto fondamentale nella lotta alla pandemia da Covid è EXSCALATE4CoV ((EXaSCale smArt pLatform Against paThogEns), sostenuto dal bando Horizon 2020 della Commissione Europea per promuovere iniziative volte a contrastare il diffondersi del virus e migliorare le cure rivolte ai pazienti infetti. Il progetto si è avvalso anche di alcuni supercomputer tra cui l’HPC5 di Eni, il computer industriale più potente al mondo.

EXSCALATE4CoV è un progetto europeo guidato dall’azienda biofarmaceutica Dompé, che aggrega istituzioni e centri di ricerca di eccellenza in Italia e altri Paesi europei, al fine di individuare i farmaci più sicuri e promettenti nella lotta al Coronavirus.

Eni partecipa al progetto, nell’ambito di una partnership con Cineca, mettendo a disposizione le competenze, in ambito modellazione molecolare, delle sue persone e la potenza di calcolo del supercomputer HPC5. Alberto Del Bianco, responsabile dell’unità di ricerca e sviluppo Downstream Eni, ne ha ripercorso le tappe, i risultati del progetto e le sfide future dialogando con Andrea Beccari di Dompé e Federico Ficarelli di Cineca.

Startup e ambiente

Idee e progetti sono stati quelli presentati dalle realtà imprenditoriali accelerate dal programma Energizer di Joule, la scuola d’impresa di Eni, come Rice House o M2D technologies.

L’azienda, in un talk nel pomeriggio di venerdì, ha presentato anche il progetto Just, programma di iniziative rivolte ai fornitori Eni, di oggi e di domani, per coinvolgerli nella trasformazione dell’azienda e costruire insieme un ecosistema di imprese protagoniste di una transizione energetica equa e sostenibile

Fondamentale in questo discorso è stato anche l’evento ‘La transizione verso i Sistemi Alimentari Sostenibili’, organizzato dall’Agenzia regionale di sviluppo agricolo del Lazio, in collaborazione con Agro Camera, Santa Chiara Lab, Organizzazione Mondiale degli Agricoltori e Rinnovabili.it, durante il quale sarà celebrata anche l’attribuzione del Premio Nobel per la pace al World Food Programme, con la partecipazione, fra gli altri, di Vincenza Lo Monaco, rappresentante italiana presso la FAO, Giorgio Marrapodi, direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo MAE, Arianna Giuliodori, segretario generale del World Farmer’s Organization e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. 

L’arte e la musica

Artisti, creativi, inventori. Di calibro internazionale, italiani e stranieri. Genialità espressa attraverso performance di grande livello e inarrivabile originalità. Alcuni nomi? Anouk Wipprecht e Lev Manovic, su tutti. E poi una proposta ricca di talk, incontri, performance e la possibilità di interagire, fare domande, scambiare punti di vista e informazioni. 

Pedali innovativi per chitarre elettriche, strumenti stampati in 3D o intelligenze artificiali al servizio di musicisti e compositori. L’universo delle note ha sempre affascinato chi crea. Alla Maker Faire non sono mai mancati i concerti, i robot strimpellanti, i progetti che ruotano intorno a questo mondo.

E tra gli ospiti d’onore di questa giornata c’è anche Samuel, leader dei Subsonica, che con Gianluca Marziani e Andrea Colamedici, ha provato a rispondere a una semplice domanda: “È ancora possibile ricercare il senso della vita, dell’universo e di tutto quanto nella musica? Se sì, come?”. L’incontro è inserito all’interno della serie ‘Pop Up’ che per tutta la durata della manifestazione ha riflettuto su queste questioni

Il ruolo della ricerca, l’importanza dell’economia circolare, la lotta alla pandemia sono stati invece i temi affrontati nel talk “Scienza e tecnologia al servizio del cittadino” con Luisa Lavagnini, Responsabile Research and Technological Innovation di Eni e Luigi Gabriele, presidente del consumerismo No Profit, moderati dal direttore di Rinnovabili.it, Mauro Spagnolo.

 

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