In Usa i dati sugli occupati sono al top da 3 mesi, Biden: “E’ la strada giusta”

In Usa i dati sugli occupati sono al top da 3 mesi, Biden: “E’ la strada giusta”

05. 11. 2021 Off Di admin

AGI – Il mercato del lavoro statunitense torna in carreggiata a ottobre, con la creazione di 531.000 posti di lavoro, la più grande crescita in 3 mesi (doppia rispetto a settembre), superiore alle previsioni degli economisti che avevano stimato un aumento degli occupati a 450.000 unità.

L’attività economica è dunque in ripresa dopo l’ondata della variante Delta del Covid, anche se i datori di lavoro stanno ancora lottando per trovare personale. Immediato il commento del presidente Usa, Joe Biden, che esulta su Twitter: “Oltre 5,6 milioni di posti di lavoro creati. Disoccupazione sotto il 5%. Questo è un miglioramento significativo da quando ho assunto il mio incarico e un segnale che siamo sulla strada giusta”. “La crescita dell’occupazione è stata diffusa”, afferma il Dipartimento del lavoro nel report.

La creazione di posti di lavoro, dopo aver superato il milione a giugno e poi a luglio, aveva rallentato a causa della variante Delta del Covid. Ad agosto erano stati creati 483.000 posti di lavoro, poi 312.000 a settembre, secondo i dati rivisti in forte aumento e diffusi sempre oggi.

La disoccupazione scende al 4,6% dal 4,8% di settembre e leggermente al di sotto delle aspettative del mercato del 4,7%. Si tratta del livello più basso da marzo 2020. Il tasso di disoccupazione resta comunque ancora al di sopra del livello pre-crisi di circa il 3,5% a causa della persistente carenza di manodopera. Anche a Wall Street, dopo i dati sull’occupazione, gli indici si dirigono verso nuovi record, con il Dow Jones che avanza dello 0,45%, lo S&P 500 dello 0,49% e il Nasdaq cresce dello 0,43%.

Il ritmo più rapido delle assunzioni mostra che più americani sono tornati al lavoro poichè i casi di Covid sono diminuiti e i datori di lavoro hanno offerto salari più alti. Parte della crescita degli occupati si deve probabilemente al fatto che il 6 settembre circa 7,5 milioni di americani hanno perso i sussidi aggiuntivi che il Governo federale aveva finanziato per sostenerli di fronte alla pandemia.

Nel dettaglio, si legge nel report del Dipartimento del lavoro, “la crescita dell’occupazione è stata marcata soprattutto nel settore dell’ospitalità, dei servizi professionali e dei servizi e dei trasporti. L’occupazione nell’istruzione pubblica è diminuita nel corso del mese (-65.000 posti). Finora quest’anno, la crescita mensile dell’occupazione è stata in media di 582.000.

L’occupazione non agricola è aumentata di 18,2 milioni da un recente minimo dell’aprile 2020, ma è diminuita di 4,2 milioni, o del 2,8%, rispetto al livello pre-pandemia di febbraio 2020. Questi dati vengono pubblicati mentre i rappresentanti eletti della Camera dei Rappresentanti si incontrano per votare i due piani di investimento voluti da Biden per garantire crescita e posti di lavoro a lungo termine. Il loro importo totale è di poco inferiore ai 3.000 miliardi di dollari, in infrastrutture e per le riforme sociali e ambientali.

Un totale di 18,2 milioni di posti di lavoro bruciati durante la pandemia sono stati ricreati, ma ne mancano ancora 4,2 milioni per tornare ai livelli pre-Covid, quando il mercato del lavoro americano era in ottima forma.

Paradossalmente, però, non ci sono abbastanza lavoratori per riempire i milioni di posti vacanti in ristoranti, magazzini, servizi di consegna, fabbriche e asili nido. Tra le persone che temono per la propria salute, quelle che hanno problemi di gestione dei figli e soprattutto quelle andate anticipatamente in pensione, i ranghi si sono assottigliati. Questa carenza di lavoratori sta facendo aumentare i salari, poichè c’è concorrenza tra i datori di lavoro per attirare manodopera. La paga oraria media dei dipendenti del settore privato è cosi’ aumentata del 4,9% negli ultimi 12 mesi. A ottobre era di 30,96 dollari. 

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